“Balzo in avanti per la cassa integrazione ordinaria con più di 24mila ore autorizzate e per la cassa straordinaria con 88mila ore concesse dall’Istituto di previdenza sociale. Al palo quella in deroga, che come lo scorso mese segna zero”. Lo rende noto la Uil di Rieti e della Sabina Romana.
“Il dati del focus sul nostro territorio, estratto dal decimo rapporto del servizio politiche attive e passive del lavoro – dichiara Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana – evidenzia una perdurante sofferenza del tessuto produttivo, accresciuta nel mese di ottobre da altre aziende che sono entrate in difficoltà. In tutto il Lazio, da settembre a ottobre, si è passati da 449mila a più di un milione di ore accordate”.
“Confrontando i dati di gennaio ottobre del 2018 con lo stesso periodo di quest’anno – aggiunge l’esponente del sindacato reatino – notiamo che lo scorso anno le ore totali di cassa integrazione erano state oltre 413mila, mentre nel 2019 sono scese a quasi 400mila. Stiamo parlando di una flessione percentuale generale del meno 4,1. Soltanto altre due città italiane hanno una curvatura discendente simile: Vercelli con meno 6,6 per cento e Lecce con meno 4 per cento. In altre zone la flessione è stata anche peggiore, basti pensare al meno 72 per cento di La Spezia o al meno 80 per cento di Crotone ”.
“La situazione di crisi atavica della nostra provincia – conclude Paolucci – deriva anche dall’assenza di politiche di sviluppo e di competitività, che oggi sono fondamentali per rilanciare non solo il territorio di Rieti ma l’intero Paese. Per uscire dalle sabbie mobili è chiaro ormai che serve una politica industriale capace di guardare al lungo periodo. Ma non solo. E’ necessario apportare correttivi agli ammortizzatori sociali in grado di offrire in questo periodo un miglior sostegno al reddito ai lavoratori e alle lavoratrici”.