“La interminabile sequela di avvenimenti che hanno preceduto e seguito l’introduzione della Ztl, ci costringono a dire la nostra sulla contrastante posizione adottata dal Comune di Rieti in questi mesi. Siamo convinti infatti –esordiscono il segretario generale della Cisl Bruno Pescetelli e della Uil Alberto Paolucci- che le decisioni assunte dall’attuale Giunta avrebbero dovuto contemplare un indirizzo di programmazione vera sul centro storico cittadino e non, viceversa, il pessimo spettacolo dato dal Sindaco, inebetito davanti alle pressioni di talune associazioni.
Un progetto, quello su cui l’attuale amministrazione avrebbe dovuto posare da tempo lo sguardo, in grado di esprimere una proposta congruente e compatibile con la vocazione vera del nostro centro storico. Vivibile per i cittadini che vi risiedono –continuano i segretari generali- ospitale per i turisti che lo visitano, agevole per chi lo deve raggiungere, magari dalla periferia, appetibile, sotto il profilo commerciale, per chi al suo interno vende e acquista.
Nel ritenere opportuna una regolamentazione del traffico al suo interno, crediamo, nel contempo necessario, che si operino strategie differenti di circolazione su ogni accesso, poiché ogni accesso ha caratteristiche e funzionalità differenti. Una cosa è infatti via Roma e via Cintia, un’altra cosa è via Garibaldi. Inoltre -proseguono i due sindacalisti- una seria politica sul centro storico, dovrebbe prevedere adeguate attrezzature di sostegno, come peraltro accade nella stragrande maggioranza dei centri storici italiani.
Si potrebbe iniziare, ad esempio, con una diversa regolamentazione dei parcheggi esistenti lungo tutto il cordone periferico della Ztl e con l’istituzione di nuovi, proprio a ridosso del centro storico, magari collegati con passaggi pedonali, anche mobili, in grado di rendere meno disagevole l’accesso. Dare la possibilità a tutti di parlare, di esprimere il proprio punto di vista su un così importante intervento sulla circolazione, sul vivere quotidiano di una porzione importante di città, è necessario e auspicabile, ma questo non può trasformarsi nella babele di interessi contrapposti a cui abbiamo assistito sino ad oggi. Il Comune, non può continuare a tergiversare su una così importante scelta per la città e per sola convenienza. Poiché quando si cerca, come è accaduto per la Ztl, di accontentare tutti, il rischio è di non accontentare nessuno”.