“Il Comitato Campomoro, visto il comunicato stampa del sindaco di Rieti, precisa che il Consiglio di Stato ha solamente definito il giudizio cautelare, pronunciando un’ordinanza e non una sentenza, come erroneamente ha affermato il sindaco.
Con l’ordinanza il Consiglio di Stato ha respinto la domanda di sospensione del permesso di costruire, osservando che il lotto ricade in zona edificabile e valutando quindi che astrattamente una edificazione è tecnicamente possibile, ragion per cui, allo stato attuale, non è possibile disporre la sospensione del permesso di costruire.
Ma il Consiglio di Stato ha precisato che le numerose contestazioni sollevate dai ricorrenti, le quali riguardanol’eccesso di volumetria, potranno essere esaminate unicamente nel giudizio di merito, non potendosi anticipare il giudizio nella sede sommaria del giudizio cautelare. Inoltre il Consiglio di Stato non ha preso in esame la questione pesistica, che il Comune di Rieti ha incredibilmente risolto certificando l’assenza del bosco sulla base di accertamenti del Corpo Forestale dello Stato che avevano invece accertato l’esistenza del bosco.
La condanna alle spese pronunciata dal Consiglio di Stato è in un certo senso fisiologica ed è solo provvisoria, mentre il giudizio, lungi dall’esser concluso, dovrà essere esaminato nel merito del Tar. Per tutte tali questioni, oltre alla controversia amministrativa dinanzi al Tar Lazio, sono stati presentati numerosi esposti e denunzie presso la Procura della Repubblica, che non ha ancora esplicitato la propria valutazione su tutta la vicenda.
Il sindaco di Rieti è quindi incorso in evidente errore quando ha ritenuto di poter pubblicamente affermare che la vicenda può considerarsi conclusa. La questione è invece solamente all’inizio”.