ZFU Sisma, Associazione Commercianti di Amatrice: “Serve stabilità e cratere ristretto”

“Anche quest’anno, come quello appena passato, attendiamo con ansia notizie in merito al mantenimento della zona ZFU per i commercianti. Ribadiamo che per Amatrice e le zone colpite dalla distruzione totale dal sisma, la norma è di vitale importanza per continuare a credere in un futuro meno incerto. La situazione di precarietà nelle quali si trovano le attività economiche soprattutto dei centri più distrutti (Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Campotosto) non è certo cambiata. Continuiamo a vivere di proroghe che ogni anno vengono inserite all’ultimo nel decreto Milleproroghe.
Quest’anno notiamo un silenzio particolarmente preoccupante. L’iniziativa relativa alle Zone Logistiche Semplificate è un provvedimento che non riguarda le nostre zone e non può assolutamente sostituire la ZFU. L’unico modo per continuare ad applicare la ZFU ed eventuali agevolazioni con coperture di bilancio adeguate, è considerare un cratere ristretto, che tenga conto di quei centri realmente distrutti dal sisma. Si tratta di una doverosa presa di coscienza che la politica dovrebbe considerare: in alcuni comuni, obiettivamente ad oggi, non si vive una situazione di normalità perché non sono ancora stati ricostruiti i centri storici: allo spopolamento riguardante la popolazione residente si unisce un ritorno ancora non consistente di villeggianti nelle seconde case.

Oltre a questo aspetto, occorre ripensare anche le metodologie relative ai finanziamenti e bandi (come quelli del PNRR) che puntualmente non rientrano nella disponibilità di piccole imprese: ad Amatrice hanno chiuso già alcune attività e di questo passo, senza correttivi veramente tarati sulle reali esigenze del territorio, il rischio è che le attività storiche siano costrette ad alzare bandiera bianca in maniera definitiva. Riteniamo cruciale la nascita di nuove imprese, ma allo stesso tempo anche la sopravvivenza delle attuali che si può ottenere solo disegnando provvedimenti realmente cuciti sulla nostra effettiva realtà e non decisi lontano, a tavolino, senza appigli con la vera situazione reale. Se il 2025 sarà veramente l’anno della ricostruzione, noi speriamo possa essere anche quello di una presa d’atto che il cratere non può essere considerato uguale nei 140 comuni” – dichiara nella nota l’Associazione Commercianti di Amatrice.