“Nonostante le pressioni esercitate, l’impegno profuso da parte della nostra amministrazione in tutti questi mesi, paghiamo le divisioni interne della maggioranza e la logica del risparmio, metodo che non abbiamo visto per altre scelte politiche. Non ci sarà la zona franca. I due emendamenti, mirati a prorogarla sono stati respinti.
È un grave colpo alla nostra economia e alle condizioni indispensabili per la ripartenza del Cratere. Siamo consapevoli che l’emergenza non può essere eterna, ma il passaggio a strategie strutturali doveva avvenire gradualmente. Una cosa è certa: noi non demordiamo. Continueremo a lavorare come abbiamo più volte reso noto, di concerto con le istituzioni, su alternative concrete come la zona fiscale agevolata ristretta ai centri che veramente hanno subito danni dal sisma. Amatrice e le sue frazioni non deve essere dimenticata, merita rispetto e risposte vere”.
