VIGILI DEL FUOCO DI RIETI: NON E' PIU' SOSTENIBILE LA CARENZA DI PERSONALE

Vigili del fuoco di Rieti

I vigili del fuoco del Comando Provinciale di Rieti,  stanno fronteggiando con enorme spirito di sacrificio e prontezza operativa, la difficile situazione inerente gli incendi boschivi di questa torrida estate.

Con un organico ridotto all’osso, costituito nel turno diurno di 12 ore di servizio,  da solo  16 vigili permanenti e 4 vigili volontari, distribuiti su 4 partenze scarse tra le sedi di Rieti, Poggio Mirteto e Posta, i lavoratori del Comando Provinciale di Rieti, hanno fatto fronte nei mesi di, luglio e fino al 19 agosto,  a 689 interventi di soccorso di cui 380 per  incendi di bosco, con una percentuale di questi ultimi, pari al 55% degli interventi complessivi effettuati.

Nei 58 giorni monitorati (dal 01 luglio al 19 agosto), la forza  lavoro totale impiegata per gli incendi di bosco è stata di 1900 vigili, dei quali 633  richiamati in lavoro straordinario, aggiuntivo ai normali turni di servizio e che hanno consentito di dare una risposta operativa ad oltre  1/3 degli incendi  effettuati.

Rispetto al dato annuale, a far data dal 01 gennaio, e fino al 19 agosto  2012, sono stati   580 gli incendi di bosco e sterpaglia, dei  quali ben 380 concentrati nei mesi di luglio e agosto, dato questo che  corrisponde, in termini  percentuali,  al 65%  del totale degli incendi di bosco effettuati su base annua. Per quanto attiene ai danni prodotti dagli incendi, il dato relativo alla superficie bruciata  in questi ultimi e torridi 58 giorni,  ammonta a 829 ettari di terreno percorsi dal fuoco. 

La situazione di cui sopra è stata fronteggiata solo grazie al richiamo in servizio del personale vigile del fuoco in turno libero  di riposo (almeno 5 unità al giorno); questo  ha consentito di  garantire l’intervento di soccorso tecnico urgente , rispettando i tempi di prontezza operativa previsti a livello europeo e stimati in circa 20 minuti dalla richiesta al numero di soccorso 115.

E’ evidente che il ricorso al lavoro straordinario costituisce un  aumento dei normali carichi di lavoro e questo favorisce l’usura psico-fisica del personale in servizio che oltre alla normale turnazione, deve garantire il pronto rientro in servizio secondo le condizioni operative di emergenza. A ciò si aggiunge che le emergenze nazionali relative alle richieste di invio in missione presso le zone terremotate di L’Aquila  e dell’Emilia, nonché il prioritario servizio di elisoccorso  regionale, impongono un’ulteriore riduzione delle  risorse umane disponibili  che di fatto aggravano l’aumento dei già elevati carichi di lavoro gravanti sui vigili del fuoco del Comando di Rieti.

La sostanza è che la carenza di organico del Comando di Rieti  non è piu’ sostenibile e purtroppo, non  si prevedono in futuro, grazie anche alle norme sulla  revisione della spesa pubblica, nuove assunzioni e sostituzioni del personale collocato in pensione o non piu’ idoneo al servizio operativo, con il rischio sempre piu’ credibile e crescente di aumento degli infortuni  in servizio e delle relative inidoneità al soccorso tecnico urgente.

Tutto questo favorisce e favorirà, l’impossibilità di garantire, nei tempi europei il  soccorso ai  cittadini  che si rivolgono ai vigili del fuoco, perché bisognosi di aiuto. La CGIL denuncia questo stato di cose al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze politiche, sull’effettiva necessità di garantire ai cittadini il  servizio espletato, servizio che potrà essere garantito in futuro solo se saranno superati i blocchi per le nuove assunzioni  di personale e saranno rese disponibili nuove risorse in termini di attrezzature e mezzi.

E necessario quindi che le norme sulla revisione della spesa pubblica siano modificate non solo per i vigili del fuoco, ma per tutto il comparto pubblico visto che a  Rieti ,l’economia che sostiene  la città è fondamentalmente fatta da stipendi pubblici e che il silenzio della classe politica cittadina su questo aspetto è di certo preoccupante.

La CGIL sollecita i partiti e le assemblee istituzionali di Comune e Provincia ad adottare iniziative nei confronti del Governo e della Regione Lazio affinché la situazione di cui sopra sia oggetto delle necessarie modifiche legislative che consentano lo sblocco del turn over e un potenziamento del dispositivo di soccorso dei  vigili del fuoco sul territorio a partire dall’apertura del distaccamento di Poggio Mirteto, per il quale necessita da parte della Provincia, l’intervento di adeguamento sismico per gli edifici strategici, così come richiesto dal Ministero dell’Interno.

Altresì per quanto attiene agli incendi boschivi per la CGIL è necessario che il coordinamento operativo delle varie componenti operanti nel territorio provinciale (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Volontariato di Protezione Civile),  sia riportato sotto il controllo unitario della Sala Operativa del Comando Provinciale dei vigili del fuoco  al fine di ottimizzare le risorse umane e i mezzi disponibili da utilizzare  sul territorio Provinciale.