Nel tentativo di “normalizzare le relazioni sindacali” si è addivenuti pochi giorni fa ad accordo quadro che prevede un percorso per chiudere il contenzioso con i lavoratori Arcobaleno esternalizzati nel periodo dello Spin-off effettuato da Alcatel.
Oltre a questo si è individuato un processo di efficientamento che vede una mobilità volontaria e la rimodulazione dell’orario di lavoro e gestione di Par e Ferie. Turn over su specifiche qualifiche e professionalità gia sperimentate in azienda per il nuovo soggetto industriale.
Pertanto dando seguito a quanto sottoscritto, la UILM ha siglato un accordo sindacale unitario per l’avvio della procedura di mobilità volontaria con accesso alla pensione per 45 persone. A questo accordo l’Amministratore unico ha preteso chiedendo al sindacato di firmare contestualmente la deroga alla Legge 223, per l’assunzione di lavoratori somministrati.
Qualcuno non assumendosi in prima persona le proprie responsabilità, ha concesso la deroga attraverso le proprie Rsu.
Ritieniamo grave e irresponsabile questo strappo, in quanto al momento non esiste un nuovo soggetto industriale, oltre al rischio di avviare una logica pericolsa. Quella di mettere lavoratori contro, tra chi ha legittime aspettative per un posto fisso e chi da almeno tre anni vive nella più completa incertezza.
La UILM non comprende quale sia stata la motivazione che ha indotto a rompere un percorso unitario in quanto il futuro del sito reatino e della sua occupazione vanno affrontati non dividendo, ma unendo gli sforzi. E questa deroga alla Legge non risolve i problemi di Ritel.
La UILM più volte ha chiesto chiarezza e assunzione delle responsabilità, da parte di tutti i soggetti in causa. Nessuno escluso. Non siamo più disponibili a registrare ulteriori ostacoli, in quanto è ormai noto a tutti che il tempo non gioca a nostro favore ed è quindi necessario conoscere nel più breve tempo possibile il soggetto imprenditoriale “gradito” dai soci. Condizione essenziale per permettere il salvataggio di Ritel.