Vertenza Rieti, Rietidecide: sconcertante il silenzio seguito all'appello dei sindacati

“Sono trascorsi ormai diversi giorni dalla richiesta inviata dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil alla Regione Lazio per la riapertura della cosiddetta ‘vertenza Rieti’. E cosa è seguito, nel dibattito pubblico reatino, alla richiesta di riportare in cima all’agenda amministrativa temi come la sanità, i trasporti, le infrastrutture, le crisi aziendali, la riorganizzazione istituzionale? Praticamente nulla, un silenzio quasi assordante.
Tra la classe dirigente reatina, non solo politica, sono state davvero poche le voci a sostegno dell’iniziativa. Noi di Rietidecide non abbiamo alcun timore nell’affermare che tali silenzi non giovano affatto alla causa, non di parte ma collettiva, del nostro territorio. Le organizzazioni dei lavoratori hanno auspicato una ‘ritrovata unità tra gli attori istituzionali’; la stessa richiesta che la nostra associazione ha più volte inoltrato pubblicamente, sin dalla sua nascita, ormai più di due anni fa. Noi chiedevamo un nuovo ‘patto per Rieti’ e continuiamo a chiederlo anche oggi.
Per evidenziare che una ‘vertenza Rieti’ esiste e va affrontata con risolutezza e celerità, è sufficiente tenere a mente i seguenti dati. Alla fine del primo trimestre 2016 il numero delle imprese attive nel reatino è risultato inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2015; il saldo tra le nuove imprese e quelle cessate nel 2016 è ancora una volta negativo; al 31 marzo scorso gli iscritti nelle liste di disoccupazione hanno raggiunto la cifra (impressionante) di circa 38mila persone, per la maggior parte donne, mentre gli iscritti nelle liste di mobilità arrivano a sfiorare i 1000.
Se questi numeri non sono sufficienti ad indurre la classe dirigente reatina nella sua interezza – dalla politica alle associazioni di categoria, passando per i professionisti, i burocrati, gli opinion leader e tanti altri – a condividere, e magari ad articolare e migliorare le richieste dei sindacati nell’ambito di un nuovo ‘patto per Rieti’, allora ci risulta davvero difficile immaginare cosa debba accadere per sperare in un’inversione di rotta per la nostra provincia. Rietidecide, però, ad un futuro migliore ci crede e per questo continuerà a battersi. Se serve, anche spronando chi, troppo spesso, preferisce il silenzio”.
E’ quanto dichiara il presidente dell’Associazione Rietidecide, Ivano Paggi.