Verbali nulli, minoranza: la normativa prevede 90 giorni per la notifica

Polizia Municipale del Comune di Rieti

Comprendiamo che di fronte al caos politico che si sta vivendo in queste ore all’interno della maggioranza, l’ennesimo ritrovato di amministrazione creativa da parte di Petrangeli e Segreteria generale possa passare anche inosservato.
Ma l’aberrazione concettuale contenuta nel comunicato relativo alla nullità dei verbali emessi ancora a firma del Comandante Aragona, sospeso dal servizio dal 23 gennaio scorso, è talmente macroscopica che se non fosse di natura istituzionale potrebbe tranquillamente essere inserita nella settimana enigmistica tra le freddure a pagamento. Se abbiamo ben capito la teoria è quella secondo la quale poiché il verbale validato e spedito il 24 gennaio piuttosto che il 10 febbraio (tanto per fare degli esempi) è riferibile ad un comportamento contrario alle norme imposte dal codice della strada consumato in data antecedente al 23 gennaio, la firma apposta risulta regolare. Complimenti per la fantasia con la quale ancora una volta qualche fenomeno magari anche profumatamente pagato al servizio dell’amministrazione tenta disperatamente di arrampicarsi sugli specchi.
La realtà giuridica però, caro Sindaco & co. è un’altra cosa e dice che il verbale si perfeziona il giorno riportato nel verbale stesso e che ovviamente fa riferimento ad un episodio che la normativa prevede possa essere risalente nel tempo fino a 90 giorni che rappresentano appunto il tempo utile per la notifica.
Quindi ribadiamo ai cittadini che hanno ricevuto o che riceveranno nei prossimi giorni verbali che riportano in calce la firma del Comandante Enrico Aragona quale Responsabile del procedimento amministrativo e che risultano consegnati a Poste Italiane per la notifica (come ben riportato sul verbale stesso) a far data dal 23 gennaio 2014, la possibilità di contestare i provvedimenti in quanto atti nulli. Saranno poi gli organi competenti a stabilire le singole responsabilità cui attribuire il danno erariale causato, che ad oggi si può quantificare in circa 200.000 euro, nonché eventuali profili di rilevanza penale.