VENTURA: IL MIO PD PIU' VICINO AI GIOVANI

Antonio Ventura, candidato segretario provinciale PD

Riteniamo che il momento congressuale che stiamo vivendo debba portarci ad un’analisi senza alibi di ciò che siamo stati, di ciò che siamo e conseguentemente lavorare per ciò che vogliamo diventare.

Il tema non può essere ricostruire il PD guardando ai vecchi modelli, poiché sarebbe uno sforzo vano, ma neppure quello di ridurlo ad un mero comitato elettorale permanente. E’ sotto gli occhi di tutti che il processo di chiusura in sé stesso del partito ha portato ad una regressione piuttosto che ad una evoluzione, generando in particolar modo un allontanamento delle giovani generazioni che possono dare nuova linfa e vitalità alla proattività di un partito che ha nella sua definizione tali principi: PARTECIPAZIONE, RINNOVAMENTO, DIALOGO, INTEGRAZIONE, MULTICULTURALITA’.

Dobbiamo essere in grado di comunicare con le giovani generazioni attraverso i loro canali, dando loro la possibilità di arrivare a noi utilizzando anche la multimedialità. Non abbiamo più possibilità di ripensamenti, l’unica cosa da fare è agire, per fare in modo che le nuove generazioni abbiano la certezza che la speranza non sia solo un concetto astratto ma un mezzo ed una spinta propulsiva per modificare e migliorare la propria situazione e quella della loro comunità.

Sono mesi o forse anni che una delle parole più abusate dalla politica è rinnovamento, coniugandola poi sempre con la specifica “non solo dal punto di vista anagrafico”. Il rinnovamento deve avvenire innanzitutto nell’atteggiamento, dal nostro (e dico nostro per chiaro riferimento generazionale) atteggiamento nei confronti del nuovo, di ciò che sta arrivando. Dobbiamo apprendere dai processi storici per i quali senza un prima non ci sarebbe un dopo. Passato e futuro sono strettamente legati, il futuro impara dal passato ed il passato non “potrebbe essere” senza futuro.

Per noi il significato di rinnovamento è che la vecchia generazione interiorizzi l’entusiasmo dei giovani e restituisca loro stabilità, appoggio e coraggio per intraprendere un loro percorso politico. Il ruolo che mi piacerebbe avere è quello di interlocutore attento e facilitatore di tale processo.

Vogliamo che il focus del nostro lavoro sia quello di recuperare il significato più nobile della parola “politica” incentrandolo nel concetto di “polis” come “attiva partecipazione degli abitanti alla vita politica”, va da sé la necessità della presenza del partito nei comuni della provincia. La centralità del partito democratico sarà importante come punto di riferimento per far confluire e raccogliere le diverse necessità ed istanze dei singoli territori. Il Pd deve riaffermare il suo essere al servizio delle realtà locali, elaborando e promuovendo contenuti e puntando all’inclusione sociale. Un nuovo modello di governance territoriale sarà, in questo contesto, una modalità operativa in grado di perseguire un’azione unitaria da parte di una società complessa, espressione di interessi pluriarticolati, e, quindi, essere utilizzata come il percorso attraverso il quale le differenti posizioni di cittadini, imprese, associazioni – o, più in generale, di più soggetti sociali – sono tradotte in scelte effettive di politiche.

Ma questo non avverrà per caso o per sovrapposizione di eventi non coordinati. La definizione e l’attuazione di un progetto culturale complesso dovrà mirare al raggiungimento di alcuni obiettivi: la tutela del territorio; valorizzare la diversità e il policentrismo; rilanciare lo sviluppo; innovare l’agire amministrativo delle amministrazioni pubbliche.

Per tutto ciò è necessario l’aiuto e la collaborazione di tutte le forze migliori che il Partito Democratico può e deve mettere in campo, per dimostrare che si può essere all’altezza di una politica espressione delle comunità e dei bisogni dei cittadini.