Un imponente e mirato servizio a largo raggio è stato condotto, in particolare nella bassa sabina, teso ad identificare e controllare i componenti delle bande di romeni o di rom in trasferta nel territorio allo scopo di commettere furti in abitazione e ai danni di esercizi commerciali.
A Magliano Sabina i carabinieri della compagnia di Poggio Mirteto hanno sorpreso in flagranza di furto e tratto in arresto 5 pregiudicati romeni, rom, senza fissa dimora, provenienti dalla capitale, dal campo nomadi della Magliana. Approffittando della momentanea assenza del proprietario si erano appena introdotti all’interno di un’abitazione sita in Magliano Sabina, località Madonna degli Angeli. L’abitazione è stata circondata e i topi di appartamento non hanno avuto alcuna possibilita’ di fuga.
Sono così finiti in manette:
Ciucur Ionel, nato a Craiova (Romania) nel 1987;
Cucurigu Sabina, nata a Calarasi (Romania) nel 1983;
Ciucur Speranta, nata a Calarasi (Romania) nel 1990;
Buzdugan Marioara, nata a Craiova (Romania) nel 1965;
Spirache Florentina, nata in Romania nel 1986.
Gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di roma rebibbia.
Nel corso della stessa attività veniva identificata e denunciata in stato di libertà per i medesimi reati la minore B. D. romena del 1993 affidata alla propria madre.
A Passo Corese a finire nella rete dei carabinieri il pregiudicato Mario Massimi, del 1948 di Monterotondo.
L’uomo è stato intercettato e arrestato subito dopo aver asportato, mediante effrazione, presso il locale “Ex sansificio ori”, a Fara Sabina, frazione Passo Corese, via Farense, dei sagomati in ferro per un peso complessivo di kg. 200 circa.
A Stimigliano altri 4 romeni, residenti da qualche mese nella località reatina, sono stati identificati e denunciati quali autori del furto di 10 motoseghe e 3 trapani elettrici, perpetrato la notte scorsa, mediante effrazione, presso un’abitazione di Magliano Sabina, località Vocabolo Collesala.
Nel corso di una perquisizione domiciliare tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
Sono stati denunciati:
C. Constantin del 1981;
A. Mariana, del 1975;
C. Ioan del 1979;
Lazar Elena, del 1989.
Dopo l’identificazione tramite le impronte digitali, si è scoperto che Lazar era latitante da oltre due anni, in quanto colpita da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal tribunale di Roma in data 08.11.2009, per una serie di furti commessi nella capitale.
A Cittaducale in azione anche i carabinieri della compagnia locale che, a conclusione delle attività investigative relative al furto commesso a Santa Rufina ai danni di un’officina meccanica “Lelli e Violino”, nel corso del quale veniva asportata attrezzatura meccanica, grazie alle impronte digitali rilevate sulla scena del crimine, hanno identificato e denunciato i ladri.
Anche in questo caso si tratta di 2 pregiudicati rom, senza fissa dimora, provenienti da un’area non localizzata della capitale:
Halilovic D., del 1989,
Halilovic M., del 1993.
La vasta operazione condotta rientra nel preciso piano strategico di contrasto alla commissione di reati contro il patrimonio, messo in campo da tempo dai carabinieri del Comando provinciale di Rieti, e che si articola su due direttrici fondamentali:
– la prima di natura preventiva (tramite controlli serrati sul territorio con lo scopo di sorprendere i ladri in flagranza di reato);
– la seconda di natura repressiva e investigativa (tesa a disarticolare le associazioni a delinquere individuandone i covi, operazioni “raiders”).