Vallecupola e il suo dialetto saranno protagonisti dell’evento che si terrà nel borgo, il 29 ottobre alle ore 10:30, presso il Palazzo Iacobuzzi.
L’evento sarà organizzato dalla Biblioteca Angelo Di Mario, in occasione del decennale dalla morte dell’artista e linguista, nell’ambito degli appuntamenti di Vivi i Parchi del Lazio curati dalla Riserva Naturale di Navegna e Cervia ed in partnership con l’ Associazione Andar per lago Monti e Castelli. Aprirà l’incontro la ricercatrice Jamila Zenobio che illustrerà il contenuto della tesi di laurea dal titolo “Il dialetto di Vallecupola nel quadro linguistico mediano” discussa nel 2018/2019 presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (professoressa Silvia Capotosto), seguirà un intervallo nel quale il poeta dialettale di Vallecupola Angelo Caprioli reciterà alcune sue poesie dedicate al paese, a seguire un altro intervento del divulgatore storico locale Giovanni Giovannelli sul tema “Limiti e risorse del lessico dialettale”.
A fine presentazione verranno offerti miele e formaggio locale prodotti dai guardiaparco della Riserva e i legumi coltivati e cucinati dalla azienda agricola Flamini Mirko di Vallecupola. “Scopo del lavoro effettuato con la mia tesi – dichiara la giovane ricercatrice – è stato quello di documentare le caratteristiche di una varietà linguistica mediana del tutto sconosciuta alla letteratura linguistica e dialettologica, che una condizione di relativo isolamento del paese ha preservato da forti innovazioni e che è destinata molto probabilmente ad estinguersi nel giro di pochi anni.
La tesi è basata su dati di prima mano ottenuti attraverso una serie di interviste sul campo realizzate a più riprese, col supporto della biblioteca e grazie alla disponibilità degli abitanti di età compresa tra i 65 anni e gli 82. Gli studi di questo dialetto forniscono nuovi elementi utili alla comparazione interlinguistica e consentono di aprire nuove linee interpretative e di ricerca sull’intero dominio linguistico mediano”. Una tesi innovativa menzionata anche nell’importante Annuario dell’ASLI 2019 (Associazione per la storia della lingua italiana).