Di seguito la lettera di encomio alla ASL e all’ospedale de Lellis di Rieti da parte del signor Valerio B. indirizzata al Direttore del Reparto di Riabilitazione Intensiva dott. Vittorio Marcelli, alla dott.ssa Marina Ficorilli responsabile Settore Accoglienza, Umanizzazione e URP, e ai colalboratori dott. Tarquinio Desideri, e sig.ra Luisa Di Loreto:
Egregio Direttore,
dal 21 novembre 2023 al 16 aprile 2024 ho vissuto la dura esperienza di un ricovero presso l’Ospedale di cui lei è Direttore Sanitario. ln un periodo in cui la cronaca riporta frequenti episodi di malasanità, mi è particolarmente gradito, e trovo doveroso, esprimere il mio positivo giudizio sull’esperienza da me vissuta durante il ricovero. Il 25 novembre ho subito l’amputazione della gamba destra in seguito ad una sfortunata vicenda ed il 13 febbraio 2024 sono stato sottoposto ad un intervento di bypass femoro-popliteo alla gamba sinistra.
Sono stato più volte ospite del reparto di chirurgia vascolare ed ho visto medici, infermieri e operatori sanitari farsi in quattro nei miei confronti, intervenendo spesso anche sul piano psicologico, dimostrandomi tutta la loro disponibilità e sostegno; pensavo di essere un privilegiato, ma le stesse attenzioni erano rivolte a tutti i pazienti. Ma la massima prova di attenzione nei miei confronti l’ho trovata nel reparto di riabilitazione intensiva, dove sono stato ospite dal 24 febbraio al 15 aprile.
Un lungo periodo in cui stavo elaborando la mia nuova situazione di disabile, un periodo in cui dalla sedia a rotelle vedevo tutti dal basso della mia nuova “statura”, maturando una nuova terribile consapevolezza e sforzandomi in ogni modo di reagire ai sintomi di una imminente fase depressiva.
Ebbene, se la porta della depressione è rimasta chiusa e ho trovato la forza di reagire, è stato per l’incoraggiamento e le attenzioni, nonché per la disponibilità di tutti: medici, infermieri e O.S.S. del reparto. Un ricordo particolare e quasi nostalgico alle fisioterapiste. Ho settantacinque anni, ma poche volte mi è capitato di vedere una professionalità e un impegno così marcati nei confronti di tutti.
Non solo, ma da loro, da quelle che consideravo scherzando delle ragazzine, ho trovato un costante sorriso di accoglienza e incoraggiamento, da loro ho ricevuto i maggiori stimoli ed esortazioni a tener duro, a coltivare la speranza dopo la riabilitazione in una condizione di vita migliore. Loro mi hanno rimesso in piedi ridandomi coraggio e dignità. A loro e a tutto il personale il mio più sentito ringraziamento.
Come vede Direttore, al di là delle effettive carenze di strutture e personale, esistono ancora nella nostra realtà sanitaria, modelli di eccellenza a cui fare riferimento e che dovrebbero essere ulteriormente rafforzati ed integrati.
Ho assistito a turni stressanti, un via vai frenetico nei corridoi perché bisognava supplire alla mancanza di personale e ciò nonostante, anche dagli O.S.S., mi è sempre pervenuto, e non a me soltanto, un moto di affetto e incoraggiamento che mi hanno oltremodo aiutato ad accettare la mia nuova condizione. La ringrazio per aver trovato il tempo di leggere le mie parole e cordialmente la saluto e le auguro buon lavoro”.
Rieti, 13 maggio 2024
Valerio B.