“Si sono concluse in questi ultimi giorni le consultazioni sindacali nella regione Lazio relativo alla concessione dei periodi di ferie per il personale della Polizia Penitenziaria fortemente a rischio sicurezza per le gravissime carenze di personale di oltre 900 unità che investe ogni dei 14 istituti adulti, il Minorile di Roma e i reparti dei nuclei traduzioni e piantonamenti cittadini e provinciali di Roma e Frosinone”.
Lo dichiara Daniele Nicastrini segretario regionale USPP LazioLa concessione e regolamentata dall’art.28 del DPR 57/2022 che prevede una programmazione 60 giorni prima del periodo che va dal 1° giugno al 30 settembre di almeno due settimane per il personale sotto i 25 anni di servizio e di almeno tre settimane per gli ultra-venticinquenni“.
Siamo riusciti ad avere un accordo territoriale per una media di 18 giorni per alcuni istituti fino a 21 giorni compresi i riposi per altri, ma con grosse perplessità sulla loro tenuta in quanto pone a rischio l’andamento dell’organizzazione del lavoro già al di sotto dei livelli minimi previsti dall’amministrazione penitenziaria. Da parte di quest’ultima continua il sindacalista pur sollecitata dalle tante segnalazioni della scrivente sigla, non ha mai recepito l’esigenza di supporti operativi negli istituti con più criticità come Rebibbia Nuovo Complesso, Frosinone, Viterbo, Rieti per citarne qualcuno lasciando in uno stato di abbandono il loro destino!!!”Alcune Direzioni sono state costrette a rivedere anche alcune intese raggiunti qualche giorno prima, perché sono subentrate problemi seri nella programmazione dovendo anche unilateralmente ridurre di qualche giorno anche in deroga della norma stessa.
“Abbiamo dovuto contestare queste decisioni, conclude Nicastrini pur comprendendo le difficoltà espresse dalle stesse, ma la responsabilità non può ricadere sui lavoratori che considerando quanto ogni giorno svolgono per garantire l’ordine, la sicurezza e trattamento sono chiamati a raddoppiare o triplicare i loro turni anche per più giorni continuativi a discapito della loro integrità psico-fisica che è messa a dura prova a gestire un sovraffollamento più elevato della storia degli ultimi 30 anni con oltre 6800 detenuti presenti, fuori controllo in molte realtà come si può riscontrare nella cronaca nera penitenziaria, la quale per far fronte servirebbe un integrazione urgente di almeno 200 unità. USPP Lazio, rimane in Stato di Agitazione con probabili iniziative di protesta nei singoli istituti” – così nella nota il Sindacato.