“Con l’approvazione del Piano triennale per il diritto agli studi universitari il Lazio raggiunge un traguardo importante, un provvedimento attraverso cui indichiamo le premesse per la piena applicazione delle novità introdotte con il decreto legislativo attuativo della legge Gelmini sulla riforma universitaria, oltre a definire le linee generali programmatiche”. E’ quanto dichiara l’assessore all’Istruzione e Politiche giovanili della Regione Lazio, Gabriella Sentinelli.
“Il Piano – prosegue – stabilisce gli obiettivi da perseguire, le relative priorità, nonché le strategie utili alla loro realizzazione, le risorse finanziarie destinate alle iniziative regionali.
Piena trasparenza, dunque, in tutti i passaggi operativi, con un obiettivo comune, per agire nella piena efficacia ma in un’ottica di razionalizzazione delle risorse finanziarie e dei servizi erogati come previsto dal decreto legislativo che pone particolare attenzione sui LEP (livelli essenziali delle prestazioni), incentrati su materiale didattico, trasporti, ristorazione, alloggio e accesso alla cultura”.
Nel dettaglio, tra le principali novità introdotte la messa a regime dell’anagrafe unica dello studente, per mettere in rete le banche dati di tutte le università che hanno sede nel Lazio. Inoltre, nell’ottica di valorizzare la centralità dello studente e di accrescere l’efficienza dei servizi, il Piano riconferma la Carta dello studente: un badge elettronico su cui versare e utilizzare gli importi relativi alle borse di studio e al costo dei servizi da erogare, per assicurare i livelli essenziali delle prestazioni, utilizzabile in tutte le sedi di Laziodisu e delle Adisu territoriali; risponde alla grande richiesta di residenzialità da parte degli studenti con l’incremento dei posti alloggio e con il potenziamento della Agenzia degli affitti che metterà in contatto gli studenti universitari con l’offerta dei privati.
Tutte le componenti che interagiscono nel sistema universitario saranno chiamate a collaborare e a rendersi partecipi per la piena attuazione del Piano; al riguardo infatti, viene prevista l’istituzione di una Conferenza permanente regionale per il Diritto allo studio universitario, come strumento di confronto regionale, di cui saranno chiamati a far parte i rappresentanti delle componenti accademiche, dell’apparato gestionale dei servizi universitari, dei Comuni interessati dalle sedi universitarie e degli studenti.