Dopo tante fatiche, che hanno richiesto addirittura riunioni fiume fin nelle cuore della notte, ci saremmo aspettati un comunicato denso di contenuti piuttosto che una mera, quanto vuota, elencazione di poltrone.
Ci saremmo aspettati altresì ampi chiarimenti sul percorso che ha portato il Sindaco a questo ennesimo valzer di nomine e sui tanto sbandierati 30 (?) punti del rinnovato programma. E magari anche rassicurazioni sul costo di una giunta che torna a 9 sedie, senza dover pensare che in un clima di lacrime e sangue, diuturnamente alimentato ad arte dalla maggioranza, per una poltrona in più i soldi si trovano sempre. Non entriamo nel merito di chi fa che cosa, perché ci siamo resi conto che sulle competenze di queste giunte la città ha le idee molto chiare, così come sugli evidenti, reiterati conflitti di interesse.
Come mai l’Urbanistica non deve uscire da casa Cecilia/Petrangeli, essendo il neo assessore impegnato professionalmente nello stesso studio del suo predecessore?! Quali interessi particolari si vogliono tutelare? Lo scopriremo strada facendo! Vogliamo invece, a pieno titolo ed insieme a tutti i cittadini di Rieti, conoscere subito questo tanto sbandierato crono programma sul quale si sarebbe raggiunto un accordo degno di rinnovare un’alleanza sin qui decisamente fallimentare e che ha registrato nel corso dei trascorsi 33 mesi l’uscita di scena di ben 3 assessori. Uno coinvolto in un indagine che richiama alla memoria scenari che evidentemente si ripetono e l’altro per aver percepito per quasi un anno lo stipendio senza aver mai messo piede in comune.
Sarebbero queste le “scelte personali” per le quali hanno rassegnato le dimissioni?! Con queste premesse, senza un vero cambio di passo, né una discontinuità di gestione, facciamo veramente fatica a credere che si verificheranno le condizioni per rimettere in moto un settore strategico quale è l’Urbanistica. Con buona pace dei declamati propositi del partito di maggioranza relativa, il PD, che di fronte al richiamo della spartizione del potere fine a se stessa non ha proprio saputo resistere. Evviva la coerenza!