Prosegue il confronto delle organizzazioni sindacali della scuola con il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero dell’ Istruzione che deve dare risposte per fare ripartire la scuola. L’incontro, solo interlocutorio, si è svolto il 26 maggio ed ha chiarito la contrarietà degli esperti alla riapertura della scuola nel corrente anno scolastico anche per un solo giorno.
Lo sconsigliano le motivazioni legate alla igiene dei locali ed alla sicurezza degli utenti e risultano infondate le notizie anticipate dai media, anche quelle della scuola nei parchi, nei musei e nelle biblioteche. Per la Uil Scuola occorre fare presto e bene. Serve una proposta da cui ripartire per aprire un confronto con le parti sociali. La scuola che immaginiamo conserva la sua funzione fondamentale per lo sviluppo della società e deve riaprire a settembre alle migliori condizioni possibili per non lasciare indietro nessuno.
La UIL Scuola ricorda che l’istruzione è il fattore primario della inclusione sociale e la scuola è da sempre il luogo privilegiato dove i processi educativi si realizzano; per questo dovrà essere in presenza, pur nel rispetto del distanziamento e si potranno anche riaprire le sedi scolastiche dismesse per meglio distribuire negli spazi urbani le classi, evitando le macro concentrazioni di studenti in edifici elefantiaci. Infine una provocazione che non è affatto gratuita: nel momento in cui la didattica riprenderà in presenza si potranno sperimentare anche nuovi modelli pedagogici e nuove modalità organizzative che le sfide sociali impongono alla scuola negli anni a venire.
UIL Scuola