UIL Scuola: “Il 14 ottobre è stato il giorno delle manifestazioni per un miglior funzionamento delle scuole”

Il 14 ottobre è stato il giorno delle manifestazioni organizzate dai sindacati della scuola in molte città italiane e mentre sale la protesta la ministra Azzolina continua a ribadire che la scuola non chiude.

“Lo sappiamo – ha sottolineato Turi, segretario generale UIL Scuola – noi non vogliamo la chiusura delle scuole, anzi vogliamo che funzionino al meglio.

Così come lo vogliono gli insegnanti, gli studenti e le famiglie. Siamo stati i primi – ha aggiunto Turi – a mostrare la scorsa primavera tutti i limiti dell’insegnamento a distanza, la Dad, e non siamo tra i ‘pentiti’. Anche in seguito, alla ripresa, ci siamo schierati a favore della scuola sicura e in presenza quando tutti osannavano le tecnologie digitali, compresa la ministra e le sue avanguardie dell’innovazione. Noi vogliamo e rivendichiamo la scuola in presenza ed in sicurezza.

Per questo abbiamo sottoscritto un accordo, che prevede una gestione coordinata dell’emergenza attraverso un tavolo nazionale in cui confrontarsi per trovare le migliori soluzioni. Purtroppo il tavolo pare essersi dissolto nelle nebbie della confusione in atto. Nelle nostre manifestazioni abbiamo sempre rivendicato spazi negoziali e di partecipazione, a partire dagli impegni politici che erano compresi in quel protocollo di accordo, vale a dire:

a)iniziare a ridurre gli alunni a partire dalle classi iniziali,
b) contrattualizzare la DaD,
c) garantire i lavoratori fragili, tutti punti che sono rimasti senza soluzione.

Il tavolo si è interrotto e non ne sappiamo il motivo. Intanto tempo e risorse vanno verso un concorso straordinario, inutile per la scuola”.

R.M.