UIL RIETI: LA PRESIDENTE POLVERINI LASCIA UN SEGNO PESANTE SULLA GIÀ DISASTRATA SANITÀ REATINA

Ospedale De Lellis

Con la chiusura, di fatto, degli ospedali di Magliano Sabina – declassato a ospedale distrettuale – di Amatrice – chiusura con elicottero(!) – e con i tagli di posti letto al nosocomio di Rieti, (56) si riduce ulteriormente l’offerta di prestazioni sanitarie in una provincia sempre più emarginata e fagocitata dalla politica e dagli interessi romani.

Un piano – quello della Polverini – fatto di tagli indiscriminati che non tiene conto dei bisogni reali della popolazione, in assenza, peraltro, del potenziamento dei servizi sul territorio rimandati a successivi interventi.

La UIL dice basta a promesse elettorali e post elettorali che puntualmente non vengono mantenute! La verità è che si vuole fare cassa a scapito dei cittadini mentre la politica moltiplica sprechi, assessorati, poltrone e privilegi.

A quando, presidente Polverini, la fine della gestione commissariale della ASL di Rieti? A quando una nuova Direzione aziendale con la quale confrontarsi direttamente vista la sua assenza e la sua reticenza ad ogni confronto con le forze sociali e politiche locali? E’ un problema di spartizione romana di poltrone? Lo dica chiaramente così i cittadini di Rieti comprenderanno meglio il perché del ritardo, come hanno già compreso  che la sua azione verso questo territorio è stata caratterizzata solo da tagli e promesse non mantenute. Se il buon giorno si vede dal mattino….

Nel merito il piano è miope anche sotto l’aspetto del rientro del deficit perché la chiusura dell’ospedale di Magliano Sabina spingerà ancora di più quelle popolazioni non verso Civita Castellana come spera, crede o finge di credere la Polverini, bensì verso l’ospedale di Terni con conseguente aumento della mobilità passiva extra regionale e, quindi, del deficit della Regione. Stesso ragionamento per il territorio amatriciano la cui popolazione sarà attratta ancor di più dalle strutture di Ascoli Piceno e dell’Aquila.

La UIL di Rieti è indignata per come è stato concepito questo piano di rientro dal deficit e fa appello a tutte le forze politiche e sociali della provincia per un’azione comune a difesa del diritto alla salute del nostro territorio rendendosi disponibile, da subito,  ad ogni forma di protesta e di proposta che possa migliorare il piano. Riteniamo, in questa logica, indispensabile la immediata convocazione della Conferenza dei Sindaci.

Non per polemica, ma in questo declassamento della sanità reatina registriamo, con amarezza, l’assenza, voluta o imposta, della vice presidente della Commissione sanità della Pisana, Lidia Nobili.
Anche da lei e dal Consigliere di maggioranza, Antonio Cicchetti, ci attendiamo un intervento deciso per difendere il diritto della  popolazione locale alla salute.

Si invitano i cittadini e i dipendenti tutti a manifestare il 9 ottobre 2010 ore 9,30 insieme alla UIL a P.zza Del Popolo (Roma), in occasione della mobilitazione per fisco e lavoro.  E’ un occasione per la nostra provincia di avere visibilità Nazionale.