UGL MEDICI: ALLA ASL E’ NECESSARIA UN’ANALISI TRASPARENTE DEI BILANCI

Asl Rieti

Al di là delle critiche a cui le passate amministrazioni ASL non possono certo sottrarsi a causa della loro discutibile gestione senza passare attraverso le “forche caudine” della stampa, credo che il bilancio della nostra azienda sanitaria non possa essere considerato alla stregua di una semplice “partita doppia” e il deficit vada spiegato nel modo più chiaro possibile ai cittadini.

Questo perché, nonostante alcune prerogative decisionali che la legge concede alle dirigenze ASL o le stesse si arrogano, quelle sanitarie sono aziende pubbliche che gestiscono denaro dei contribuenti i quali, in quanto finanziatori, hanno diritto di conoscere a fondo le ragioni della spesa sanitaria. Inoltre, i vertici della ASL Rieti converranno che non è possibile ipotizzare alcuna strategia di risanamento e di rilancio dei servizi e giustificarla a sindacati, amministratori locali, al personale sanitario e ai cittadini senza appurare cause e responsabilità di eventuali deficit o di deludenti risultati, a meno di non voler arbitrariamente stravolgere i principi basilari della gestione aziendale.

Dunque, ciò che obbiettivamente è ora necessario è una spiegazione del perché di un “rosso” di 50 milioni, molto più esaustiva di quanto sia apparsa nel rapporto di fine mandato del Dr. Bellini o nella bozza del nuovo atto aziendale e tale da motivare programmi ed azioni future.
In particolare, è fondamentale almeno sapere se il passivo sia dovuto a debiti di gestioni pregresse, costi di esercizio eccessivi rispetto ai servizi gestiti, investimenti sbagliati, appalti svantaggiosi, oltre che alla mobilità passiva.

A proposito poi di questa, bisognerebbe che qualcuno chiarisse le cause del fenomeno che ci costa 6 milioni di euro: se sia dovuto alla carenza di servizi e quali, oppure a disservizi causati da scarsa professionalità o cattiva organizzazione. E ciò, oltre che per obblighi di trasparenza, per dar modo a cittadini e operatori di giudicare, più obiettivamente e senza farsi strumentalizzare, se le strategie contenute nell’atto aziendale rappresentino veramente una risposta mirata, efficace ed attuabile alla domanda di salute e di lavoro o non nascondano seconde finalità mascherate da velleità imprenditoriali; nonché per fugare le ovvie perplessità sul fatto che il Direttore Amministrativo di una passata e deficitaria gestione alberghi ancora dentro il “palazzo” di Viale Matteucci.