Massiccio tentativo di esodo nel corpo della Polizia Provinciale di Rieti. Una cospicua parte del personale (9 tra sottufficiali ed agenti, su un totale di 19 operatori), ha richiesto all’Amministrazione Provinciale la possibilità di effettuare la mobilità esterna verso altri Enti Pubblici. Le ragioni di tale gesto sono da ricondursi alla gestione del corpo di Polizia che ormai da troppi anni è allo sbando, senza una guida e privo di qualsiasi forma di programmazione.
Sicuramente il momento politico non aiuta le Province, ma questa non può essere una giustificazione alla totale dimenticanza, da parte della classe politica e dirigenziale, di un settore così importante e delicato come la Polizia provinciale. La scarsa presenza del Comandante del corpo, ormai diventata cronica, ha creato una forma di anarchia nella direzione del comando ed una disparità di trattamento tra i vari appartenenti al corpo stesso.
Si lamenta la mancata erogazione di un servizio adeguato rivolto alla cittadinanza bisognosa di sentirsi al sicuro. Si rappresenta che gli Agenti hanno, ancora una volta, messo al corrente della situazione il Prefetto di Rieti. Nonostante tutto formuliamo i migliori auguri di buon lavoro al neo-Presidente della Provincia, con la speranza che almeno lui riesca a risolvere tale problematica che i suoi predecessori non hanno neanche provato ad affrontare.