UE, assessore Righini incontra Piotr Serafin: “Più flessibilità su utilizzo fondi coesione”

L’assessore al Bilancio, alle Politiche agricole e alla Programmazione economica, Giancarlo Righini, ha incontrato questo pomeriggio a Bruxelles il commissario europeo agli Affari economici Piotr Serafin nell’ambito dell’iniziativa denominata EURegions4cohesion. La Regione Lazio, infatti, ha sottoscritto, insieme con altre 144 Regioni europee di 17 Stati membri, un appello indirizzato al vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e commissario per la coesione e le riforme, Raffaele Fitto, per ribadire l’importanza di considerare i territori come interpreti fondamentali nell’attuazione delle politiche comunitarie. In mattinata l’assessore Righini ha partecipato, insieme con la delegazione della Regione Lazio guidata dal presidente Francesco Rocca, all’incontro con la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, e alcuni europarlamentari dell’Italia Centrale, a una riunione presso gli uffici della Regione Lazio a Bruxelles con l’obiettivo di fare il punto sul futuro della nuova politica di coesione europea.

“Per la Regione Lazio è stata una giornata molto importante – spiega l’assessore Righini al termine dell’incontro con Serafin – la Regione Lazio partiva da 22,7 miliardi di euro di debito, il debito italiano più alto. Dopo due anni di lavoro della giunta Rocca questo debito è sceso a 21,3 miliardi di euro e alla fine del 2027 scenderemo sotto i 20 miliardi di euro. Tutto ciò ha delle conseguenze: non possiamo contrarre nuovo debito. Pertanto, gli investimenti in infrastrutture nella nostra Regione passano attraverso i fondi di coesione. Siamo qui a Bruxelles per chiedere alla Commissione Europea maggiore flessibilità nell’utilizzo degli strumenti di coesione”.

“Viviamo in un’epoca complessa, fatta di cambiamenti climatici e crisi sociali ed economiche – aggiunge l’assessore Righini – per affrontare queste emergenze abbiamo bisogno di maggiore flessibilità nell’individuazione degli obiettivi in fase di programmazione e, pur restando nelle grandi macroaree individuate, poter spostare le risorse in base alle esigenze che possono sopraggiungere durante la fase di esecuzione, come ad esempio in caso di disastri ambientali dovuti ad avversità climatiche o atmosferiche utilizzando quelle ritrose per la tutela ambientale o per interventi di conservazione del territorio. Ai parlamentari europei eletti nel Centro Italia abbiamo chiesto sostegno in questo senso e ringraziamento il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna e il ministro Tommaso Foti dell’attenzione rivolta al Lazio e alle sue esigenze”.

Quanto al vertice con Serafin e ai rapporti con la Commissione Europea, Righini spiega: “Abbiamo posto temi concreti, in particolare su sostenibilità ambientale, lo spopolamento delle aree interne e a tutela delle risorse idriche. La concentrazione nei grandi agglomerati urbani è sempre più forte e questo richiede come risposta politiche in grado di fronteggiare questa emergenza”.