“Risuona come una promessa da mantenere piuttosto che un risultato raggiunto”. Così all’Adnkronos Pino Turi (segretario generale UIL Scuola) in merito alla lettera agli studenti della ministra Azzolina. “Per ottenerlo, tutti, proprio tutti devono lavorare per questo obiettivo – continua Turi – e la cronaca ci racconta della protesta degli insegnanti che contestano la Didattica a Distanza e rivendicano la riapertura della scuola come luogo in cui si svolge e si riconosce il vero diritto allo studio, il resto è un surrogato che ricorda più gli studenti del Bignami che quelli che, invece, oggi stanno chiedendo e a giusta ragione di poter vivere la loro vita che senza la scuola non ha senso. Non ha senso di comunità, come non ha senso futuro.
A questi ragazzi più maturi che mai, manca qualcosa di insostituibile e non più recuperabile e vanno date le risposte, quelle di una scuola aperta con lezioni in presenza con i loro docenti e in sicurezza.”
UIL Scuola