“European Consumers prende atto della nota del Ministero della Transizione Ecologica che sollecita la Regione Lazio a fermare le autorizzazioni, in via di autotutela, viste le ‘non conformità’ inerenti le norme che regolano la protezione e la gestione delle aree classificate come Zona di Protezione Speciale (ZPS) e dei Siti di Importanza Comunitaria, quale quelle interessate dal progetto TSM2 che prevedono ‘Interventi per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti Sciistici nel comprensorio sciistico del Monte Terminillo’, in provincia di Rieti.
Il Ministero ha confermato quanto da European Consumers ripetutamente affermato fin dal 2015, ovverosia che in quell’area insistono competenze comunitarie e nazionali e che trattandosi di ambiti di protezione speciale, la tutela degli habitat e il prominente interesse ambientale, devono considerarsi predominanti rispetto ad altri ulteriori campi ed interessi.
La decisione del riesame della situazione si muove nel perimetro del riconoscimento della tutela ambientale e va incontro alle richieste delle associazioni e della cittadinanza, garantendo la tutela di un inestimabile patrimonio paesaggistico e naturale
Il progetto, presentato per la seconda volta dopo la bocciatura nel 2015, presenta macroscopiche contraddizioni con gli atti e gli strumenti della pianificazione paesaggistica e territoriale, interpretata in maniera del tutto autoreferenziale e distorta e sottostima gli impatti delle opere sulle delicate componenti ambientali che caratterizzano il Terminillo, rivelando una palese indifferenza nei confronti delle conoscenze scientifiche disponibili.
Il 31 dicembre 2020 era stato diffuso il parere positivo di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) della Regione Lazio al Piano di interventi denominato “Terminillo Stazione Montana”, anticipando il parere definitivo della VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), con significative prescrizioni (si vedano i link in nota).
L’operazione mostrava anche gravi problematiche procedurali: come denunciato da European Consumers alla Procura di Rieti il parere pubblicato (prot. regionale n. 1158454 del 31/12/2020 [2]), non risulta a firma del Dirigente dell’Area Valutazione di Incidenza e Risorse Forestali Arch. Marco Rocchi, quale responsabile del procedimento di Valutazione di Incidenza ai sensi del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.
Se le opere fossero state effettuate decine di ettari di habitat naturali irriproducibili sarebbero stati sacrificati sull’altare del profitto per favorire pochi speculatori del settore sciistico. L’Amministrazione pubblica locale (Comuni e Regione) ha dato pessima prova di sè ignorando, nel corso delle varie vicissitudini del processo decisionale, il dettato dell’D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale:
Art. 3-ter. Principio dell´azione ambientale
La tutela dell´ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell´azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all´ambiente, nonchè al principio “chi inquina paga” che, ai sensi dell´articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale.
Art. 3-quater. Principio dello sviluppo sostenibile
- Ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future.
- Anche l´attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell´ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità gli interessi alla tutela dell´ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione.
Anche la Regione, finanziatrice mai pentita del Progetto, ha preso atto della situazione tramite l’assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi, che ha preso atto della nota ministeriale del MITE, sollecitante la Regione Lazio «a porre in essere, in via di autotutela, ogni necessaria iniziativa con riferimento alle non conformità evidenziate».
Il Ministero ha evidenziato nel documento quanto ripetutamente evidenziato da European Consumers e cioè che in quell’area insistono competenze comunitarie (tutta l’area è tutelata a livello europeo ZPS IT6020005 “Monti Reatini”, ZSC IT6020009 “Bosco di Vallonina”, ZSC IT6020007 “Monte Terminillo Group”) e nazionali e che trattandosi di ambiti di protezione speciale, la tutela degli habitat e il prominente interesse ambientale, devono considerarsi predominanti rispetto ad altri ulteriori campi ed interessi.
La decisione del riesame della situazione si muove nel perimetro del riconoscimento della tutela ambientale e va incontro alle richieste delle associazioni e della cittadinanza, garantendo la tutela di un inestimabile patrimonio paesaggistico e naturale
Le nostre denunce alla Procura e all’Unione Europea hanno evidentemente sortito un ripensamento viste anche le numerose violazioni della normativa comunitaria e della stessa Strategia per la difesa della biodiversità pubblicata dallo stato italiano.
European Consumer ha, infatti, presentato parallelamente na segnalazione per le infrazioni direttamente alla Commissione Europea il 27 luglio 2020 (in allegato) e il 6 marzo 2021 un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti.
A decidere non è solo la partecipazione a estenuanti procedimenti legislativi e di confronto con amministrazioni pubbliche che si ostinano a ignorare i criteri basilari della sostenibilità ambientale, ma anche e soprattutto la capacità di individuare e denunciare nelle sedi opportune le storture di decisioni in completo contrasto con le norme di tutela ambientale”. Così in una nota European Consumers