Personale della Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà il napoletano F.D., del 1974, per una truffa perpetrata in danno di una anziana reatina.
E’ stata portata a conclusione dagli investigatori della Squadra Mobile reatina, infatti, una complessa e particolareggiata indagine volta al rintraccio ed alla identificazione di un giovane che, nel lontano 2012, aveva truffato una anziana donna reatina.
Il truffatore si era fatto consegnare dalla donna la somma di 300 euro quale parcella dei servizi resi da un avvocato che aveva rappresentato in una causa legale, mai avvenuta, il figlio dell’anziana e l’aveva convinta grazie alla telefonata di un complice che aveva simulato la voce del familiare.
Gli Agenti, nella circostanza, hanno esaminato la ricevuta rilasciata dal truffatore senza poter ottenere riscontri dai frammenti di impronte rilevati sul carteggio.
Tuttavia, utilizzando tecniche più sofisticate e rianalizzando i frammenti delle impronte papillari all’epoca non attribuite ad alcun soggetto, la Sezione Indagini Dattiloscopiche del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Roma ha successivamente individuato in una porzione di impronta, presente sulla ricevuta, quella del pollice della mano destra di un uomo, F.D., residente a Napoli, che, dal 2007, è stato individuato come responsabile di oltre 10 truffe, simili a quella perpetrata nel reatino, operate in tutto il centro nord della penisola.
L’uomo è stato, pertanto, denunciato in stato di libertà alla locale A.G. davanti alla quale dovrà rispondere del reato di truffa aggravata.