Truffa online, campano denunciato dalla Polizia

Nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà l’autore di una truffa consumata in danno di un reatino. La vittima, intenzionata a sottoscrivere una assicurazione per il proprio camper, si era messa alla ricerca della migliore offerta reperibile online su alcuni siti internet, richiedendo alcuni preventivi. Dopo pochi giorni, lo stesso è stato contattato alla sua utenza cellulare da un uomo che, qualificatosi come un broker di una compagnia assicurativa online, gli ha proposto un conveniente contratto annuale per un importo di circa 210 euro, richiedendo il pagamento della polizza tramite alcune ricariche di una carta Postepay. Ottemperata la richiesta, la vittima riceveva solamente un certificato assicurativo della validità di un anno, senza il previsto contratto, circostanza che lo ha indotto a sospettare dell’operatività dell’assicurazione e di essere stato truffato.

Per tale motivo, provava più volte a contattare il presunto broker, senza mai ottenere risposta accertando poi, tramite un sito internet specializzato, che il suo veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa. Gli investigatori della Polizia di Stato, una volta raccolta la denuncia dell’uomo, hanno avviato un’articolata indagine che ha consentito di individuare l’autore della truffa, un trentenne napoletano, gravato da numerosi precedenti di Polizia per analoghi reati. Il campano è stato denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata.

Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei suoi confronti l’eventuale responsabilità penale della persona denunciata verrà accertata dal Giudice. La Polizia di Stato raccomanda ai cittadini di porre attenzione ai siti internet dove si effettuano acquisti, verificando la reale esistenza del bene o del servizio di interesse, cercando di utilizzare, per l’acquisto di polizze assicurative, i canali ufficiali utilizzati dalle compagnie di assicurazione ed evitando il ricorso a pagamenti fatti su carte di credito ricaricabili.

Il presente comunicato si trasmette al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è da presumersi innocente fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.