Da qualche tempo giungevano contemporaneamente al Comando Stazione Forestale e al Comando Stazione dei Carabinieri di Scandriglia denuncie da parte di cacciatori sulla scomparsa dei loro cani, il fatto aveva messo in allarme entrambe le Stazioni, che hanno ben pensato di unire le forze per cercare di venire a capo dei fatti.
I risultati non sono mancati grazie alla sinergia tra Carabinieri e Forestali si è potuto risalire al fatto che alcuni cani da caccia, di non trascurabile valore (il prezzo può variare dai tremila agli ottomila Euro a cane, a seconda delle capacità dello stesso) venivano rubati e dopo aver loro sottratto il “microchip” ( obbligatori per legge) per impedirne l’identificazione da parte del Servizio Veterinario, venivano rivenduti in Regioni limitrofe al Lazio.
Grazie a controlli mirati, proprio nel Comune di Scandriglia Forestali e Carabinieri, hanno rinvenuto alcuni cani di dubbia provenienza, tra cui due di essi, risultavano tra quelli rubati nei Comuni di Moricone e Montorio Romano. Rintracciati i legittimi proprietari, gli stessi hanno riconosciuto i loro amati cani, con le lacrime agli occhi dalla gioia e al contempo dalla rabbia contro chi li aveva loro sottratti.
L’attività dei Carabinieri e della Forestale è proseguita anche nel territorio del Comune di Poggio Moiano dove sono stati rinvenuti altri cani non registrati dal detentore. Che è stato sottoposto a sanzioni amministrative.
Al termine della operazione, a cui ha fattivamente collaborato il Servizio Veterinaria della A.S.L. di Rieti, sono state deferite alla Procura della Repubblica di Rieti n. 2 persone. Residenti in Scandriglia ritenute penalmente coinvolte nei fatti.
Sono state nove le sanzioni amministrative contestate a carico di persone ritenute coinvolte nei fatti a titolo amministrativo.
I controlli in questo settore saranno estesi anche in altre zone della Provincia di Rieti al fine di bloccare il traffico di cani da caccia rubati e rivenduti, magari ad ignari acquirente.