Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per una reatina pluripregiudicata denunciata per il reato di rapina aggravata. Nei giorni scorsi, il GIP del Tribunale di Rieti ha emesso la misura coercitiva degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di una trentenne reatina, pluripregiudicata e tossicodipendente, che, lo scorso mese di ottobre, si era resa responsabile di una rapina aggravata perpetrata con un coltello nei confronti di un suo conoscente, anch’esso tossicodipendente.
Nella circostanza la donna, dopo aver divelto con forza la porta dell’abitazione dell’uomo, si era introdotta all’interno e lo aveva percosso e poi colpito con un coltello, causandogli lesioni ad un braccio, prima di impossessarsi di 150 euro che la vittima custodiva nel comodino della sua camera da letto.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Rieti, si sono immediatamente messi sulle tracce della donna, rintracciandola, all’indomani dell’emissione del provvedimento cautelare, nel quartiere di Madonna del Cuore e conducendola, nella sua abitazione, dopo l’applicazione del braccialetto elettronico, in regime di arresti domiciliari. Durante il controllo la donna è stata anche trovata in possesso di una piccola quantità di hashish ed è stata quindi segnalata alla locale Prefettura per i relativi provvedimenti amministrativi.
Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei suoi confronti, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice.
Il presente comunicato si trasmette al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è da presumersi innocente fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.