Terminillo, NOME: “Un problema grosso come la montagna di debiti che lascerà”

“In occasione dell’ultima commissione consiliare sulla questione Terminillo, fu condiviso il fatto che, seppur critici nei confronti della soluzione di affidamento degli impianti ad ASM, la stagione sciistica andava salvata a qualunque costo. Oggi, però, noi di NOME Officina Politica vi chiediamo se vada salvata addirittura in perdita.

Al termine dei lavori, e su richiesta del nostro rappresentante Carlo Ubertini alla Presidente della Commissione, strappammo nella stessa l’impegno di una riconvocazione non appena fossero emerse novità, al fine di aiutare e condividere il processo. Apprendiamo invece che le soluzioni per la stagione invernale al Terminillo e per la riapertura degli impianti saranno esposte in una conferenza stampa, a giochi ormai fatti, in violazione delle basilari regole democratiche che segnaleremo alle opportune strutture di tutela previste per gli enti locali.

Giochi che, come appare chiaro da quanto emerso fin qui, comporteranno l’assunzione di tutti gli oneri di manutenzione e gestione degli impianti a carico di ASM, con soldi pubblici per (tetto massimo teorico) 139 mila euro, importo per il quale è obbligatorio prevedere in bilancio adeguata copertura.

La questione non può dunque lasciarci senza un margine di preoccupazione. Se di soldi pubblici si tratta, a maggior ragione occorre massima trasparenza nei confronti dei reatini e cifre certe. Per quante altre cose, per esempio, non si potranno spendere quei soldi? E chi ripagherà le eventuali perdite che si accumuleranno? La municipalizzata, benché operante anche nel settore del trasporto pubblico, non ha competenza e personale per svolgere un’attività di gestione di impianti sciistici e, perciò, deve affidarsi a personale e società esterne, che causeranno perdite di valore dell’azienda e indennizzi più alti da pagare al socio privato per la liquidazione.

Se poi i costi di manutenzione straordinaria su beni dell’attuale gestore dovessero essere sostenuti da ASM e Comune di Rieti, sarà sufficiente ripianarli mediante una futura decurtazione del valore di una nuova assegnazione degli impianti? Non si comprende infatti come ciò possa tradursi in un profitto per i conti pubblici, stante addirittura l’ipotesi, teoricamente presente sul tavolo, che il futuro gestore degli impianti non sia altri che… l’attuale gestore!

Ridursi a trovare soluzioni all’ultimo minuto non aiuta: al netto della necessità di ‘insediarsi dopo le elezioni’, il Sindaco era già Assessore alle attività produttive e dunque, in piena continuità con la precedente amministrazione, avrebbe potuto e dovuto affrontare il problema per tempo, prima dell’estate (se non già nel 2021). Ma quest’estate, invece, c’erano da celebrare le vittorie del Tsm, invece di pensare alle cose più concrete e imminenti.

Adesso, e vista la mancata riconvocazione di una commissione sul tema, come era stato promesso, pretendiamo di conoscere l’entità dei costi diretti e indiretti sostenuti da Comune e ASM, perché questi sono e saranno sostenuti dai reatini, i quali hanno diritto di conoscerli, perché è giusto che tutti sappiano quanto ci è costato coprire gli effetti delle incapacità programmatorie dei nostri amministratori”.