TEODORI DELLA UIL FPL SULLE STABILIZZAZIONI E PROGRESSIONI VERTICALI AL COMUNE

Comune Rieti

Apprendiamo con soddisfazione che il percorso di stabilizzazione dei precari di Codesta Amministrazione va concludendosi positivamente, come più volte auspicato dalla scrivente O. S., anche in sede di delegazione trattante. Prendiamo infatti atto della pubblicazione dei relativi bandi di concorso, unitamente ad ulteriori bandi concernenti le progressioni verticali per l’accesso alla categoria D1.

Anche detta, ulteriore, iniziativa non può che trovare il plauso della scrivente organizzazione al di là della diversa distribuzione delle “occasioni” di carriera a suo tempo caldeggiata dalla scrivente O S.

Questa Organizzazione non può invece ritenersi soddisfatta per “l’abbinamento” di tali concorsi con un ulteriore bando, pure pubblicato da Codesta Municipalità, finalizzato alle progressioni verticali per l’accesso alla categoria D3 al quale si è dichiarata contraria già dalla prima riunione di concertazione.

La riferita contrarietà, come a suo tempo più volte rappresentato alla parte pubblica in sede di  delegazione trattante, ovvero al Direttore Generale Dott. Morelli, nasce dal fatto che dette progressioni, alla luce delle vigenti norme contrattuali e della costante giurisprudenza in materia, appaiono illegittime.

Al riguardo, si rammenta che questa Organizzazione aveva proposto di trasformare dette progressioni in categoria D3 – presumibilmente illegittime – in altre, e certamente più numerose, progressioni per l’accesso alle categorie D e C, le quali, proprio in virtù della prevedibile consistenza quantitativa, avrebbero potuto venire incontro alle aspettative di diversi dipendenti soprattutto di categoria B.

Non risulta che la riferita opinione abbia trovato il benché minimo riscontro da parte dell’Amministrazione la quale, evidentemente, sulla base dei pareri di regolarità tecnica espressi dai Dirigenti preposti sotto la propria personale responsabilità, ritiene la procedura pienamente legittima. Di ciò, purtroppo, non può che prendersi atto.

E’ tuttavia certo che questa O. S. non resterà passiva dinanzi a questi episodi attivando tutte le iniziative consentite dalla legge per dimostrare l’inopportunità delle scelte adottate dall’Ente a fronte di proposte tese a favorire una molteplicità di lavoratori evitando esiti spiacevoli, anche, per i dipendenti interessati alle progressioni in categoria D3.