Sul valore del teatro nelle scuole si è molto scritto, ma oggi, epoca di spettacolarizzazione del nostro quotidiano, della dimensione intima e privata con l’uso spasmodico dei Social, il teatro rappresenta un mezzo per diventare migliori anche eticamente, soprattutto se si cerca il confronto con gli autori classici, con i poeti e con i grandi testi. Con il teatro di tutti e per tutti a scuola si impara a crescere sui grandi temi umani, spesso assenti sui Social. Se presenti durano il tempo di un post, consumato poi dal successivo o condiviso dai commenti per un giorno.
Sul piano culturale e spirituale il teatro offre molte possibilità di scoperta per i giovani di oggi. Si piega anche a scopi non solo educativi attraverso l’antico processo della catarsi, ma anche a scopi di didattica più pratica: dal recupero della lettura ad alta voce, al vivere emozioni che non siano solo rabbia e gioia, al dare senso alle parole come rispetto lavorando in gruppo per uno scopo. Infine aiuta a memorizzare, a vivere con più consapevolezza il proprio corpo, a superare le proprie fragilità ed ansie (e i giovani ne hanno moltissime) senza farne dei mostri imbattibili, che bloccano future possibilità. Nella tradizione del liceo Artistico “Calcagnadoro”, il teatro ha avuto sempre un posto di tutto rispetto, nonostante tagli, fatica e mille difficoltà organizzative.
Il teatro è di tutti e per questo il “Calcagnadoro” ha voluto renderlo per tutti invitando la città e soprattutto i giovani a partecipare il 31 maggio alle ore 19 presso l’Aula Magna dell’Istituto Costaggini a Rieti (via dei Salici 62, ingresso libero).
A conclusione dell’attività di alternanza scuola – lavoro, un nutrito gruppo di 37 alunni del Liceo Artistico diretti dalla regista Salima Balzerani e coadiuvati dai Prof.ri Sabrina Bartolomei e Gianfranco Guercilena, metteranno in scena lo spettacolo “Una nave per Leucò”, tratto liberamente dal libro di Cesare Pavese. L’occasione modernissima offerta dai dialoghi scritti dal grande scrittore italiano tra il 1945 e il 1947 è quella di analizzare le eterne angosce tra gli uomini, affrontando temi come il dolore, la morte, il destino e le leggi che li governano attraverso interessanti confronti tra gli umani e i miti greci. Non tutti sanno che la canzone di Alice di Francesco De Gregori, un successo che ha segnato le malinconie degli amori degli anni ’70, è ispirata a Cesare Pavese. Nel verso ” E Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina”. Ogni scenografia, ogni oggetto di scena, ma anche la musica e la stessa comunicazione pubblicitaria è opera degli studenti del Laboratorio teatrale. Ogni compito o ruolo è stato scelto da ognuno secondo le proprie inclinazioni e competenze. Tutta l’esperienza nel mettere in scena “Una nave per Leucò”, è stata vissuta con il massimo del coinvolgimento, con gioia e con senso di responsabilità. Il teatro della scuola artistica della provincia di Rieti vuole lanciare un messaggio: patrimonio di tutti, il teatro deve essere moderno, attuale, accessibile a tutti e con un linguaggio comune.
Di Ines Millesimi