Accolta dall’assessore al Bilancio del Comune di Rieti, Andrea Sebastiani, la richiesta della federazione provinciale di Coldiretti, che per la stesura del nuovo regolamento Tari, ha proposto una riduzione delle tariffe per le imprese agrituristiche, dal momento che non possono essere assimilate a quelle alberghiere o di ristorazione.
A comunicarlo a Coldiretti Rieti è stato lo stesso assessore al Bilancio, Andrea Sebastiani, specificando che al momento della redazione del Pef, verrà stabilita la percentuale di riduzione per le attività agrituristiche che hanno ritenuto non fosse corretto equipararle a quelle alberghiere e di ristorazione. “Ringraziamo l’assessore al Bilancio, Andrea Sebastiani per aver ascoltato le nostre istanze – spiega il presidente di Coldiretti Rieti, Claudio Lorenzini – e mostrato sensibilità su un tema per noi molto importante. Così come previsto anche nella sentenza della Cassazione n. 1162 del 2019, l’attività agrituristica, a differenza delle altre strutture ricettive o di somministrazione, è soggetta a restrizioni e condizioni di esercizio uniche, tra cui un limite nei giorni di apertura e nel numero dei pasti o presenze complessive annue. Questo da un lato presuppone una diversa capacità contributiva rispetto alle strutture alberghiere ed ai ristoranti e dall’altro comporta che l’amministrazione debba prevedere tariffe fisse e variabili ad hoc per le imprese agrituristiche”. Una proposta già avanzata da Coldiretti Rieti nel corso della riunione organizzata dall’assessorato lo scorso 28 febbraio, alla quale erano presenti tutte le associazioni di categoria.
E a sancire questo principio è anche una recente sentenza del Consiglio di Stato n. 1162 del 2019. A recepire questa impostazione è stato anche l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL), che per la determinazione delle tariffe Tari da applicare agli agriturismi ha consigliato di “tener conto sia la specificità dell’attività svolta, in quanto l’agriturismo è finalizzato dalla legge all’obiettivo primario di recupero del patrimonio edilizio rurale, sia di valutare la stagionalità dell’attività, la minor capacità ricettizia rispetto agli alberghi, legata al numero massimo dei pasti e posti letto offerti”. “Siamo soddisfatti di aver ottenuto questo importante risultato – spiega il direttore di Coldiretti Rieti e Roma, Giuseppe Casu – che sarà di grande aiuto per le strutture agrituristiche e ringraziamo l’assessore Sebastiani per aver accolto le nostre richieste. Solo a Rieti sono presenti 190 agriturismi.
Strutture in crescita in tutto il Lazio, che rappresentano uno straordinario volano economico per il territorio e custodiscono le nostre tradizioni e il Made in Italy. Sono senza dubbio un potente mezzo di diffusione della cultura del cibo e dell’arte della cucina italiana, che dobbiamo tutelare e sostenere”.