Preso atto del comunicato del Comune di Rieti con il quale veniamo accusati di disorientare i cittadini per raccogliere facili consensi sui social network, ci sentiamo di dover controbattere a tali strumentali e ridicole critiche che sono tipiche di chi tenta di arrampicarsi sugli specchi facendo contestualmente stampare, pubblicare e distribuire (e forse anche coi nostri soldi) trionfalistiche frasi del tipo “abbiamo fatto” di berlusconiana memoria.
E’ vero quanto afferma il Comune, nei nostri calcoli ed esempi ci siamo basati esclusivamente sulle delibere comunali, dove le imposte non sono state riportate, ed abbiamo così omesso dette imposte comunali del 10% (solo per il 2012) e provinciali per entrambe le annualità, ma sarebbe stato onesto riconoscere che pur rifacendo i calcoli tenendo conto di tali imposte, sarebbe cambiata di poco la sostanza di quanto da noi affermato, e forse le risultanze sarebbero state addirittura ancor più impietose rispetto ai nostri esempi. Infatti, esempio lampante è quello di una coppia che vive in affitto in un’abitazione di 50mq, quest’anno paga “solo” 134,00 euro in più (260,00 contro 126,00), mentre noi avevamo indicata una differenza di 140,00 euro (ovvero 249,00 contro 109,00), invece, una coppia di benestanti che vive in una villa di 250mq, paga addirittura 211,00 euro in meno (419,00 contro 630,00) rispetto ai “soli” 142,00 da noi indicati (403,00 contro 545,00).
Da queste considerazioni nascono però grandi perplessità:
- Tutto ciò corrisponde al principio di equità?
- E’ stato fatto tutto il possibile per ridurre al minimo le discriminazioni?
Se è vero che non sono i mq a produrre rifiuti, è anche vero che non tutte le persone ne producono nella stessa quantità, determinabile prevalentemente dal loro stile di vita, in base alle diverse condizioni economiche e sociali.
E sul concetto del “chi inquina paga”, al quale il Sindaco fa riferimento quotidianamente, che siamo scettici. E’ sicuro che sia proprio così? Per essere più precisi, riportiamo integralmente quello che la Legambiente nazionale richiedeva dal proprio sito proprio in merito alla contestatissima tariffa (fino a qualche mese fa il Governo, continuava a chiamarla in vari modi), e cioè la sottoscrizione di una petizione, accompagnata anche da una raccolta firme: “Chi produce meno rifiuti deve essere premiato. Vogliamo una tariffa rifiuti puntuale! La nuova tassazione (Tari ex Tares) a carico delle famiglie e delle aziende deve essere equa e premiare i comportamenti virtuosi e non aggravare ulteriormente il peso fiscale sugli italiani. È un’ingiustizia. Il Governo deve rivedere il nuovo tributo sui rifiuti, che deve rispettare il principio europeo “chi inquina paga” e deve essere calcolato solo sulla effettiva produzione di rifiuti indifferenziati, permettendo alle utenze più virtuose di pagare meno” ( fonte: http://www.legambiente.it/contenuti/chi-inquina-paga-chi-produce-meno-rifiuti-deve-risparmiare ).
Cosa ha fatto invece la Legambiente Rieti, insieme ad altre Associazioni ambientaliste (Postribù e Italia Nostra), oltre a percepire come da Determina n. 1903 del 12.11.13 (allegata) un contributo regionale di 26.000,00 euro, per far si che il concetto del “chi inquina paga” fosse rispettato? NULLA, a parte distribuire del materiale informativo. Perché il Comune di Rieti non effettua una precisa e puntuale raccolta delle singole utenze dei rifiuti (single e/o famiglie) per poi avere un’effettiva ridistribuzione, non solo delle sanzioni per chi si dimostra meno attento e preciso nel differenziare i materiali, ma soprattutto per premiare i più “virtuosi”, attraverso l’effettiva riduzione della tassa. Tutto ciò non si ha né dal Comune, né dalle Associazioni che appoggiano, e che si stanno prodigando ad appoggiare, questa perenne campagna elettorale, nonostante sia stato ribadito che non si può continuare a ripetere genericamente, in maniera alquanto astratta, che “chi inquina paga”, visto che non si ha modo di discernere gli “inquinatori”.
Ad ulteriore dimostrazione di chi, a nostro giudizio, disorienta effettivamente i cittadini per raccogliere facili consensi, è sufficiente allegare due citazioni:
- “Il 60% dei residenti pagherà meno rispetto alla vecchia TARSU con una forte riduzione del dovuto soprattutto per i single e per le coppie, risparmi che interessano oltre 12mila utenti.” Comunicato del Comune di Rieti del 28 giugno 2013
- “Nel nostro comune sono circa 7.000 le utenze, soggette alla Tares, composte da un unico occupante e circa 4.500 quelle con nuclei familiari di 2 persone. E analizzando i due dati si deduce, con estrema facilità, che il 60% dei nuclei familiari del comune di Rieti hanno beneficiato di una tassazione più favorevole rispetto ai nuclei composti da 3 o più componenti” Comunicato Comune di Rieti 19 dicembre del 2013.
Passando cioè, in soli sei mesi, dal “pagherai meno dello scorso anno” al “anche se pagherai il doppio poteva andarti peggio”.
Eppoi caro Sindaco come mai non avete inviato ai contribuenti UNA INFORMAZIONE CHIARA E TRASPARENTE sulle riduzioni e/o esenzioni, invece di inviare direttamente il bollettino dei pagamenti precompilato? Perché spendere soldi per poi costringere la gente ad estenuanti ore di fila per avere lumi, invece di mandare tempestivamente le dovute spiegazioni a tutti?
I motivi sono facilmente intuibili, fare propaganda è un conto, fare i fatti è un altro: avete sbandierato di voler difendere le fasce più deboli, e forse senza farvi i dovuti conti prima, avete fissati i criteri per le esenzioni e riduzioni. Però qualcosa non deve aver funzionato, infatti le persone in serie difficoltà sono molte di più di quelle che forse si pensava e, a conti fatti, sarebbe stato un vero e proprio disastro per le casse comunali questo ingente mancato introito; ed ecco che si procede con una scarsa e tardiva informazione, che potrebbe ridurre in numero di tutti gli aventi diritto alle riduzioni o esenzioni, perché ignorandole, in molti non le avrebbero vantate.
Fatto sta che è stato pubblicamente divulgato, solo in sede di replica ai nostri appunti, che CAF e Commercialisti fossero a conoscenza delle possibili riduzioni e/o esenzioni, non prima di inviare i modelli F24 già compilati, allegate ai quali avreste potuto dare queste specifiche.
E’ doveroso chiarire, inoltre, che per quanto riguarda il nostro riferimento alle banche, fatto nel precedente comunicato, non abbiamo dato nessuna responsabilità all’amministrazione Petrangeli, alla quale addebitiamo il fatto di aver genericamente parlato di aver applicato una legge dello Stato e non, come sarebbe stato più corretto, di aver applicato una legge voluta dal Governo amico delle banche, cioè quello composto da Mario Monti-Pd-Pdl; legge che, guarda caso, mentre triplicava le tariffe per alcune attività produttive le riduceva di un terzo per le banche. Sulla Tares, appurato che deve coprire i costi del servizio, è necessario agire su questi ultimi; bisogna applicare lo stesso sistema di raccolta in tutta la città, non ha senso che solo alcuni quartieri applichino la differenziata porta a porta e si assista al “turismo” della spazzatura da un quartiere all’altro. Occorre sensibilizzare con ogni mezzo tutti i cittadini visto che è da un corretto comportamento che dipendono i costi e, di conseguenza, i costi e le bollette
Cara amministrazione Petrangeli, noi potremmo sbagliare di qualche zero virgola, voi però state prendendo in giro tutti i cittadini, sin dai tempi della campagna elettorale. Serviva realmente, ad un Comune sull’orlo del default, spendere altri soldi per stampare ed inviare volantini di auto-elogio?
Invece di aumentare le entrate con tasse ed imposte è necessario abbattere i costi, a cominciare da quelli della politica. Le diamo qualche spunto. A Pomezia, cittadina leggermente più grande di Rieti, amministrata dal M5S, Sindaco e Giunta Comunale costano ai cittadini circa 16.500,00 euro al mese, meno della metà rispetto ai circa 34.500,00 di Rieti.
Sarà ora che la smettiate di spremerci e prenderci in giro facendo finta di mantenere le promesse?