Svolti a Rieti screening del Centro Internazionale Ricerche UniFUNVIC Europe per il benessere fisico degli atleti con disabilità

Svolti il 1° giugno, presso la sede provinciale di CONI/ Rieti – Sport e Salute, i test screening da parte del Centro Internazionale Ricerche UniFUNVIC Europe / Sport Academy dott. Claudio Taglia con sede a Viterbo (già Centro Ricerche FISPES, FISDIR Lazio, Para JuJitsu Italia, FSSI) per garantire il benessere fisico degli atleti con disabilità.

Monitorare la condizione fisica degli atleti e degli atleti con disabilità, garantisce una migliore  performance ed un aumento della longevità sportiva. La giornata screening di oggi ha visto coinvolti venti atleti della società Nuova Pallacanestro in Carrozzina Rieti (NPiC Rieti), della Fortitudo Basket Rieti (Baskin) e dell’associazione Atletica Sport Terapia Rieti.

Sono stati effettuati test mediante l’utilizzo della Pedana Baropodometrica / stabilometria e della segmentometria posturale. Lo screening durerà 1 anno, in questo lasso di tempo sarà monitorato il sistema posturale fine e gli eventuali compensi perturbativi, causa questi di infortuni muscolari indiretti.

Ovviamente i test eseguiti sono ridotti rispetto al protocollo completo, si è cercato di rendere meno faticosa per gli atleti presenti la prova di screening. Il responsabile della Nuova Pallacanestro in Carrozzina Rieti ha dichiarato: “Siamo convinti che la prevenzione sia l’attività migliore per permettere lo svolgimento delle discipline sportive in tutta sicurezza ai ragazzi, riducendo drasticamente gli infortuni muscolari indiretti.“

All’incontro erano presenti Caterina Ubertini, Presidente  UISP Comitato Territoriale di Rieti APS ed il Delegato Coni Luciano Pistolesi. La collaborazione tra NPiC e IRC UniFUNVIC Europa, nata grazie al desiderio di Marco Biancolini delegato per la provincia di Rieti del Comitato Italiano Paralimpico, proseguirà con incontri trimestrali per i prossimi 12 mesi. La giornata si è conclusa con il ringraziamento da parte dei genitori i quali hanno dichiarato: “Finalmente i nostri figli possono praticare lo sport in sicurezza e soprattutto non sono più considerati disabili ma atleti”.