SVOLTA DECISIVA PER LA COOP RISPARMIO 76

Coop Risparmio 76

La vicenda Coop Risparmio 76 sembra essere giunta ad una svolta decisiva. Martedì 12 c.m. si terrà l’Assemblea dei Soci ma all’ordine del giorno non c’è, come era lecito aspettarsi, l’approvazione del bilancio consuntivo bensì, le dimissioni del Consiglio di Amministrazione.

Dopo mesi durante i quali i Soci – che sono i proprietari della cooperativa e che avrebbero avuto tutto il diritto di conoscere per tempo lo stato delle cose e decidere cosa fare – hanno potuto leggere soltanto sui giornali ciò che stava succedendo, oggi sembra non siano chiamati ha conoscere la realtà economica e finanziaria della loro azienda dalla quale partire per definire una strategia per salvare il salvabile ma, ad alleggerire il fardello delle responsabilità a coloro che hanno portato l’azienda al disastro e che hanno anche già tracciato quale dovrà essere il suo molto incerto futuro.

Dalle notizie apparse sui giornali sembrerebbe infatti che il piatto è stato già servito affittando il ramo d’azienda ad una organizzazione che non esisteva e che è nata appositamente per rilevarlo. Una organizzazione che non ha alcuna esperienza nella grande distribuzione e che vorrebbe iniziare la sua scalata in questo settore rilevando una gestione fallimentare, in un mercato abbastanza saturo e senza un marchio di riferimento sufficientemente attrezzato.

Riflettendo per un momento sulle garanzie che un tale accordo, sottoscritto da chi ha portato l’azienda all’attuale disseto, potrebbe offrire ai lavoratori di tornare ai loro posti di lavoro, ai diversi fornitori di recuperare i loro crediti, ai soci prestatori di vedere garantiti i loro risparmi, ai soci consumatori di poter usufruire di un adeguato ed efficiente servizio, non si può che essere preoccupati. Non si vorrebbe che, ancora una volta, si sia messi di fronte all’ennesima trovata di una dirigenza la cui conduzione negli anni si è dimostrata troppo disinvolta per non dire spregiudicata.

L’Assemblea di martedì dodici non deve essere sottovalutata e le centinaia di Soci che hanno creduto e credono nel ruolo che la cooperazione può avere in difesa del consumatore dovranno sentirsi impegnati a partecipare per rivendicare, dall’attuale dirigenza che sembrerebbe voler fuggire mentre la nave affonda, chiarezza sul reale stato delle cose e farla portando in discussione in assemblea il bilancio consuntivo dell’azienda, prima del punto sulle dimissioni del Consiglio di Amministrazione.

Quell’Assemblea dovrà essere una occasione per ragionare con sufficiente ponderazione sul che fare anche alla luce di quanto ha scritto, al neo sindaco di Rieti, il Presidente della Coop Centro Italia il quale, stando a quanto riferito, avrebbe dichiarato di essere disponibile ad intervenire sulla vicenda Coop Risparmio 76 offrendo garanzie per l’occupazione e per  i risparmi dei soci prestatori.

Se ciò risponde a verità si tratterebbe di disponibilità di partenza, di assoluto rilievo che sarebbe delittuoso ignorare e sulle quali è indispensabile riaprire rapidamente un confronto prima di imbarcarsi nell’ennesima avventurosa impresa dalla quale se ne potrebbe uscire ulteriormente bastonati.