Senza voler entrare nella polemica, che sempre più, sembra investire la vertenza Ritel e partendo dal presupposto che tutti siamo interessati a perseguire lo stesso obiettivo, che è poi quello di assicurare lo sviluppo della Ritel attraverso il lavoro, lavoro vero e duraturo e garantire continuità e sicurezza ai lavoratori del sito reatino, Fim e Fiom e le segreterie generali di Cgil e Cisl provinciale ritengono opportuno, in una fase particolarmente delicata e per certi aspetti confusa, chiarire il proprio punto di vista sulla vicenda Ritel.
Per prima cosa è bene evidenziare il fallimento del percorso intrapreso dagli imprenditori che avrebbero dovuto riavviare lo stabilimento con nuovi progetti produttivi. Concetto che viene detto anche dall’Amministratore Delegato. Da ciò la necessità di trovare nuovi soggetti imprenditoriali in grado di operare nuovi investimenti. E, contemporaneamente , l’indispensabile supporto di Alcatel-Finmeccanica nell’accompagnare tale nuovo processo verso una fase di redditività e stabilità. Ecco perché Fim, Fiom Cgil e Cisl, anche alla luce di quanto i vari soggetti hanno dichiarato al tavolo ministeriale, ribadiscono il convincimento che solo con l’uscita di scena in tempi rapidi degli attuali imprenditori e la definizione di un nuovo assetto societario, si possa pensare ad un coinvolgimento di Alcatel-Finmeccanica nel progetto stesso, al fine di uscire al più presto dall’empasse in cui si è finiti.
Fim, Fiom Cgil e Cisl, all’indomani dell’ennesimo incontro, intendono evidenziare ancora una volta l’inadeguatezza di certe posizioni che non agevolano il ruolo di mediazione del Ministero sui soci e di conseguenza l’ingresso di nuovi imprenditori.
Una situazione che non può essere consentita oltremodo, a cominciare dalla prevaricazione dei ruoli a cui stiamo assistendo proprio in queste ultime ore. Andando più nello specifico, Fim, Fiom e le segreterie generali di Cgil e Cisl si domandano se quanto sta accadendo trattasi di commedia delle parti, oppure dietro suddette posizioni intervengano interessi personali che poco hanno a che fare con quelli dei lavoratori dello stabilimento reatino.
Fim, Fiom, Cgil e Cisl riguardo invece alla posizione dell’amministratore unico dottor Maurizio De Filippo sono convinti che essa può essere di intralcio alla trattativa in atto, soprattutto quando avanza proposte per tirare avanti un altro anno, come se il futuro di Ritel possa essere liquidato con un semplice “tiriamo a campare”. Per questo motivo sono altresì convinti della necessità, da parte dell’amministratore unico, di rientrare nel ruolo in cui è fuoriuscito, lasciando a chi di competenza in questo delicato momento, di valutare tempi ed opportunità per risolvere la vertenza senza ulteriori ritardi.
Ma non è tutto. Fim, Fiom, Cgil e Cisl registrano, in linea più generale, un clima di totale incertezza anche tra le forze politiche ed istituzionali locali, con posizioni, anche recenti, che appaiono sfogate rispetto all’obiettivo a cui tutti dovremmo aspirare.
E’ per questo motivo che chiediamo loro di uscire definitivamente allo scoperto con posizioni chiare e trasparenti.