Sudamericano residente in Sabina vittima di estorsione da parte di un russo che si è opposto anche all’arresto

La Stazione Carabinieri di Fara in Sabina ha arrestato un cittadino russo di 57 anni, residente a Nerola, già noto alle Forze dell’Ordine con l’accusa di estorsione ai danni di un uomo sudamericano residente in Sabina, sposato e con figli. Tutto è nato da un colloquio tra la moglie della vittima ed una moglie di un Carabiniere, con la quale la prima donna si è “confessata” parlando del disagio che stava vivendo assieme al consorte.

L’affittuario russo da un anno chiedeva cifre spropositate al sudamericano per l’utilizzo dell’appartamento nel quale viveva con la famiglia, con minacce di natura morale, sottolineando come “se non avesse pagato avrebbe denunciato la sua presunta irregolarità nel permesso di soggiorno” oppure “ti faccio levare la custodia dei figli”. Il sudamericano, dopo il colloquio tra mogli, si è convinto a denunciare il tutto all’Arma Carabinieri. Alla nuova richiesta di soldi del russo, 800 euro, in accordo con i Militari, l’uomo vessato si è presentato a casa del malvivente per consegnare i soldi (dei quali erano state registrate le matricole) e al momento della cessione degli stessi i carabinieri sono intervenuti fermando il russo, che ha anche opposto resistenza. Lo stesso è denunciato per estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale e trasferito agli arresti domiciliari. Alla conferenza stampa presenri il Capitano Comando Arma Carabinieri di Poggio Mirteto, D’Ottavio, ed il Maresciallo Maggiore Ventresca.