Questa volta a protestare sotto palazzo di Città sono i ragazzi dell’istituto tecnico commerciale “Luigi di Savoia” di Rieti. La protesta è partita a seguito delle operazioni di rimozione dell’amianto che una ditta specializzata, su commissione della Provincia, sta effettuando, in questi giorni, per poi procedere ad una nuova copertura con pannelli solari.
Ad essere messa in dubbio è proprio la procedura. Secondo i ragazzi e alcune delle loro famiglie le operazioni si sarebbero dovute svolgere a scuola chiusa trattandosi di un inerte pericoloso per la salute.
Gli alunni hanno incontrato il sindaco Peteangeli che però ha detto loro che non spetta a lui prendere la decisione di chiudere la scuola in quanto, secondo il verbale redatto dal gruppo di lavoro apposito, “le lastre risultando confinate e protette con lamiere grecate, non necessitano di interventi di perforazione, taglio o abrasione e di conseguenza non si prevede il rilascio di fibre di amianto”. Per questo non si è ritenuto necessario l’interruzione del servizio didattico. La situazione sarà comunque tenuta quotidianamente sotto controllo attraverso un monitoraggio ambientale.