Cinquantamila euro l’anno più del governatore della California Arnold Schwarzenegger che pure amministra un territorio più grande dell’Italia. È lo stipendio di uno degli uomini d’oro della Regione Lazio, Nazzareno Cecinelli, segretario generale della Pisana, che ogni anno incassa 210.946 euro contro i 162.000 dell’ex attore californiano.
Una offesa a quanti anche a Rieti faticano a mettere insieme il pranzo e la cena e che devono sgobbare una decina d’anni per accucchiare insieme quella somma. Lo denuncia il senatore Francesco Storace che, insieme con Roberto Buonasorte, ha presentato una proposta di legge per decurtare questi stipendi regionali da favola sia in Regione sia negli enti ad essa riconducibili, Asl comprese.
E in Regione Cecinelli non è il solo. Costantino Vespasiano, direttore del servizio legislati-vo, guadagna 204.398 euro l’anno, mentre pochi spiccioli in meno guadagnano Vincenzo Ia-longo, direttore generale del servizio tecnico del consiglio regionale (204.375), e Onoratino Orticello direttore del servizio commissioni (204.200). Poi ci sono Giovanni Zoroddu, capo ufficio di gabinetto della presidenza (189.000 euro), Giacomo D’Amico, vice capo di gabi-netto della presidenza (181.694) e via dicendo.
"Crediamo sia ora di porre fine – sottolinea la direzione provinciale della Destra – a stipendi da nababbi. Non si tratta di mortificare singole professionalità, ma è inconcepibile che ci sia gente che gode di stipendi superiori non solo a quello di Swarzenegger ma persino a quello della stessa presidente Polverini, specialmente in un momento di grave crisi come questo".
"Non è tollerabile – prosegue la segretria della Destra reatina – il mantenimento di meccani-smi che introducono privilegi economici non giustificati né giustificabili dinanzi alla comu-nità che amministriamo. Compensi vicini o a volte superiori ai 200mila euro annui non pos-sono essere erogati da un Palazzo che dovrebbe dare il buon esempio, specialmente in un pe-riodo di austerity. Come si chiedono sacrifici ai cittadini e alle imprese, così lo deve fare la classe politica".