La SSA Rieti con il ritorno in Serie D, grazie alla vittoria nello spareggio contro il Maccarese per 3-2, ha scritto una pagina di storia che verrà letta per anni. Dalla Promozione passando per l’Eccellenza, la società ha fatto un lavoro straordinario soprattutto grazie al suo direttore Mattia Di Loreto che, storia alla mano, a 28 anni è il manager più giovane ad aver vinto due campionati di fila.
A Rietinvetrina Di Loreto ha raccontato la stagione che si è appena conclusa con uno sguardo sul futuro.
Direttore avete realizzato che il prossimo anno giocherete in Serie D?
“Sì, abbiamo realizzato di aver compiuto un’impresa storica per la città e di aver riportato un campionato importante come la Serie D a Rieti”.
Negli ultimi 2 anni avete fatto qualcosa di unico con la vittoria della Promozione e poi l’Eccellenza. Adesso non c’è due senza tre, giusto?
“Sono stati due anni bellissimi dove abbiamo ottenuto dei risultati davvero importanti. Adesso testa alla Serie D con l’obiettivo di creare una squadra che possa giocarsela con tutti. Poi come dico sempre: l’ appetito vien mangiando”.
C’è stato un momento all’interno della stagione dove avete pensato di non farcela? “Sinceramente no, perché sono sempre stato convinto della forza dei miei ragazzi e del mio staff tecnico. Ci abbiamo sempre creduto”.
A chi dedica questa vittoria?
“Questa vittoria la dedico alle quattro persone più importanti della mia vita: mia mamma, mio papà, mio fratello Niccolò e la mia ragazza Marianna che non hanno mai smesso di supportarmi durante questa stagione calcistica, ma soprattutto al mio presidente Tito Capriccioli il quale mi ha sempre sostenuto in qualunque scelta”.
Siete già a lavoro per il prossimo anno?
“Si, è già iniziata la programmazione per il prossimo anno”.
Veniamo a lei. Storia alla mano a 28 anni è il Direttore Sportivo più giovane ad aver vinto due campionati di fila: si sta preparando per il salto di qualità?
“Aver vinto due campionati di fila alla mia età è un’emozione indescrivibile, ma allo stesso tempo è una responsabilità perché dovrò confermarmi in un campionato difficile come quello della Serie D”.
Matteo Dionisi