La Segreteria generale della Cei, Conferenza Episcopale Italiana, rappresentando la posizione della Chiesa e il disagio di molti fedeli che si sono visti limitare la possibilità di recarsi a pregare in Chiesa, a più riprese ha posto alcuni quesiti al Ministero dell’Interno italiano relativi in particolare alla possibilità di raggiungere le chiese, alle modalità di partecipazione alle celebrazioni della Settimana Santa e allo svolgimento dei matrimoni che siano in Comune o in chiesa.
Matrimoni in Comune e in chiesa in tempi di pandemia
Per quanto riguarda i matrimoni l Segreteria generale della CEI chiede perché si permettano matrimoni in Comune e non in chiesa. I matrimoni in chiesa, spiega la Nota, “non sono vietati in sé”.
E precisa dunque che “ove il rito si svolga alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni, e siano rispettate le prescrizioni sulle distanze tra i partecipanti, esso non è da ritenersi tra le fattispecie inibite dall’emanazione delle norme in materia di contenimento dell’attuale diffusione epidemica di Covid-19”.
Fonte: Vatican News