Nel giugno scorso era stato fermato per un controllo a Rieti sulla Salaria per L’Aquila, alla guida del suo SUV, ed era stato trovato in possesso di diverse dosi di cocaina.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cittaducale in quella occasione avevano rinvenuto nel veicolo del 44enne 15 grammi di cocaina, occultati all’interno di un astuccio in plastica, già confezionati e divisi in grammi, pronti per lo spaccio.
L’accertamento di polizia era proseguito con una perquisizione all’interno dell’abitazione del ristoratore, ove veniva rinvenuta ulteriore cocaina nascosta all’interno della cucina e sequestrati ulteriori elementi probanti l’attività di spaccio, come il materiale per il taglio in dosi dello stupefacente, un bilancino di precisione e la plastica dalla quale erano stati ritagliati diversi “dischetti” tipicamente utilizzati per confezionare le palline di stupefacente.
L’uomo era così finito in manette per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” per il possesso di 80 grammi di sostanza dalla quale, veniva accertato, avrebbe ricavato quasi 400 dosi da immettere nel mercato reatino.
Le indagini del Nucleo Operativo della Compagnia di Cittaducale si sono successivamente focalizzate sui contatti avuti dal ristoratore con la sua clientela.
Tale attività ha permesso di accertare come G.F., classe ’76, fosse costantemente e professionalmente dedito allo spaccio e come abitualmente intrattenesse rapporti di affari con la clientela tramite l’utilizzo di piattaforme social come Messenger e Whatsapp.
Tra i contatti dell’uomo molti giovani reatini che, fingendo di voler prenotare un tavolo al ristorante o di ordinare cibo e bevande, con frasi convenzionali e precedentemente concordate, chiedevano dosi di cocaina: è così che un tavolo da 5 diventava mezzo grammo di cocaina, uno da 10 una dose intera, due lattine di coca-cola corrispondevano a 20 grammi di marijuana, ecc.
Lo spaccio avveniva nei pressi del ristorante o in luoghi occasionali, nel centro di Rieti, e in alcuni casi l’uomo effettuava un vero e proprio servizio a domicilio.
I nuovi risultati dell’indagine dei carabinieri hanno così dimostrato come il G.F. fosse in grado di approvvigionarsi di considerevoli quantitativi di stupefacente, anche di diverse tipologie, idonei a soddisfare variegata e numerosa clientela, abituale e non, attraverso un suo inserimento in un ambiente criminale più ampio di quello locale.
È così che nei giorni scorsi G.F. è stato raggiunto da Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Rieti e quindi nuovamente arrestato dai Carabinieri di Cittaducale.
L’uomo ora, sottoposto agli arresti domiciliari, dovrà rispondere delle gravi accuse per diversi e continuati casi di spaccio di sostanza stupefacente.