“Un quadro preoccupante emerge dai dati ufficiali relativi agli istituti di detenzione nel Lazio. Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Giustizia, al 31 dicembre 2024, nelle 14 strutture della regione si contano 6.664 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 5.282 posti. Questo si traduce in un sovraffollamento pari a 1.382 persone. La situazione delle carceri nella Regione Lazio risulta essere peggiore rispetto al resto del Paese. Solo per fare alcuni esempi alla data del 25 gennaio 2025, fonte ministero giustizia, il carcere trasteverino di Regina Coeli ha un tasso del 165%, Rieti con il 173%, Civitavecchia del 150% e la Casa circondariale di Frosinone 111% . Non meglio è la situazione del carcere minorile di ” Casal del Marmo” dove quotidinamente si regitrano criticità, ultima di ieri pomeriggio. Additittura il personale espleta turnazioni continuative h.24.
Nonostante l’arrivo di nuove forze dal 184° corso Allievi Agenti, con 275 nuove unità previste per distretto Lazio Abruzzo e Molise , la situazione rimane critica. L’istituto minorile di “Casal del Marmo”, invece, vede un incremento di 13 Uomini e 5 donne ruolo agenti – la situazione rimane comunque critica per le aggressione avvenute in questi mesi, ma restano carenti le altre unità di diversi ruoli. Nel Lazio mancano putroppo circa 800 unità di Poilizia Penitenziaria.
Per la Fns Cisl Lazio occorre migliorare le condizioni di lavoro del personale penitenziario, garantendo l’applicazione completa delle norme contrattuali, aumentare le risorse umane per alleggerire il carico di lavoro sugli agenti ed assicurare standard dignitosi per i detenuti, in linea con gli obiettivi costituzionali e con il rispetto dei diritti umani. Per la Fns Cisl Lazio è necessario un intervento immediato per affrontare queste criticità che minano la sicurezza collettiva e il benessere dei lavoratori”. Così nella nota la Fns CISL Lazio