“Chiuso per ristrutturazione, riaperto dopo un mese, di nuovo allagato con le piogge di novembre. Si presenta così il sottopasso di Via Velinia, anche dopo i lavori di rafforzamento e consolidamento della struttura effettuati da Rfi. Solo il colore bianco sulle volte lo rende visibilmente differente da prima”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana.
“Nessuno tra gli amministratori sembra essersi ricordato dell’esistenza del progetto Anas che prevede la realizzazione di un nuovo ponte ferroviario in sostituzione di quello esistente – dice l’esponente Uil – E così, invece di ragionare complessivamente e studiare la soluzione migliore per quella struttura si è preferito dare il via a un intervento di facciata, con il risultato che quel tratto di strada di via Velinia continua a trasformarsi ad ogni pioggia in un lago, con conseguenti disagi e rischi per i cittadini che si trovano a percorrerlo”.
“Forse l’attenzione di molti è troppo concentrata sul sottopasso nello storico viale cittadino – aggiunge Paolucci – Ma quanto accaduto a via Velinia fa sorgere dubbi: oltre all’inutilità dell’opera di viale Maraini, alla necessità comunque di lasciare l’ultima parola ai cittadini con un referendum come dichiarato tempo fa anche dal primo cittadino di Rieti; siamo sicuri che la collaborazione di Rete ferroviaria italiana con la nostra città vada oltre la contingenza? Siamo sicuri che porti sviluppo a Rieti? Certo, se il buongiorno si vede dal mattino, l’intervento di Rfi su via Velinia qualche dubbio lo lascia”.
“Chiediamo quindi al Sindaco – conclude Paolucci – di avviare al più presto il progetto Anas per il sottopasso di Via Velinia che prevede la demolizione della vecchia struttura e la realizzazione di una nuova, sicuramente più efficiente e in grado di risolvere le attuali criticità. Un modo quindi per segnare una discontinuità con gli interventi tampone che, come ampiamente dimostrato, nulla risolvono”.