Prosegue l’inarrestabile marcia del VI Meeting del Volontariato “Solidarieti 2009”, organizzato dai Centri di Servizio per il Volontariato CESV e SPES.
Sabato 3 ottobre sarà nel segno della Protezione Civile con il convegno intitolato “La storia del territorio: emergenza, prevenzione e tutela”, realizzato in collaborazione con la Provincia di Rieti, con il Comune di Antrodoco e con l’associazione di protezione civile “Valle del Velino Onlus”.
Si parlerà di rischio sismico, idrogelogico e da inquinamento, di pianificazione dell’emergenza e del ruolo del volontariato nell’emergenza e nella prevenzione dei rischi.
L’inizio è previsto per le ore 9, presso il Palazzetto di Antrodoco di Viale della Stazione. Interverranno il dottor Massimo Spadoni, ricercatore del Centro Nazionale di Ricerca presso l’Istituto di Geologia Ambientale e Geofisica, il professor Marco Petitta del Centro di Ricerca Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici e docente presso l’Università “La Sapienza” di Roma, e la dottoressa Luisa Cortesi, Vice Prefetto di Rieti. Il convegno sarà impreziosito dalle testimonianze da L’Aquila di alcuni sindaci dei comuni martoriati dal terremoto dello scorso 6 aprile e dalla proiezione di fotografie del sisma raccolte dai volontari di protezione civile intervenuti durante l’emergenza.
Al convegno è attesa la presenza di numerose autorità e delle associazioni di protezione civile, ma soprattutto quella dei sindaci dei comuni del nostro territorio. Infatti la legge 225 del 1992 e il decreto Bassanini 112 del 1998 dicono che la Protezione Civile è un servizio indispensabile che ogni Comune dovrebbe offrire e che non si tratta di una risposta straordinaria a situazioni di emergenza, ma che deve dispiegare la propria opera in maniera continuativa, anche nei periodi di calma.
L’emergenza, infatti, va prevenuta, ancor prima di essere affrontata e tutto ciò può avvenire anche grazie all’adozione di piani di emergenza. Importantissimo è, quindi, il ruolo dei sindaci, i quali hanno il dovere di dare indirizzi per la pianificazione d’emergenza e di preservare la cittadinanza dai pericoli, oltre ad essere chiamati a curare puntualmente l’informazione riguardo ai rischi e alla divulgazione dei piani comunali e provinciali.