Sogea-APS, Palmerini Cisal: "Il botta e risposta tra coalizioni ha del ridicolo"

“Comprensibile la competizione politica, ma non è tollerabile la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Il botta e risposta tra le diverse coalizioni sul tema tariffario del sistema idrico, ha del ridicolo. Chi segue la vicenda da qualche tempo è nelle condizioni di capire che sulla vicenda si sta giocando una partita con lo scopo di recuperare consensi. Lo dichiara in una nota il Segretario della Cisal Rieti, Marco Palmerini.
Già dallo scorso maggio, sulla vicenda si è detto e scritto molto, prosegue Palmerini, dal nostro Sindacato abbiamo denunciato che le bollette dell’acqua emesse in ritardo da Sogea, subito dopo la prima tornata elettorale nel comune Capoluogo, contenevano aumenti tariffari e variazioni sulle fasce di consumo non autorizzate dall’autorità competente. Oltre a notare lo strano ritardo che sembrava voler scavalcare il turno elettorale, i cittadini si sono ritrovati a dover pagare bollette salatissime.
Poi si arriva a luglio 2017, si avvia il tavolo con le organizzazioni Sindacali, Sogea e Aps, continua il Segretario, per attivare la procedura di cessione/fusione di Sogea in Aps, dopo diversi incontri, la Cisal in completa solitudine non sottoscrive l’accordo, ritenuto non conforme alle procedure, ma soprattutto privo di tutele per il personale. Tutele che dovevano arrivare dalle garanzie derivanti dalla solidità economica di Aps e dal futuro di Sogea successivo all’avvio del cessionario. Il tutto perché in ballo oltre ai diritti acquisiti dei lavoratori in termini di TFR, ratei mensilità, competenze, sede di lavoro e tanto altro, c’è l’incertezza sulle future tariffe applicate, infatti, lo ricordiamo che i costi di gestione del servizio devono essere completamente coperti con la bollettazione. Insomma a pagare eventuali errori è sempre il cittadino utente!
Si giunge a oggi, il postino sta consegnando bollette per i consumi dell’acqua ancora più salate, dichiara il Sindacalista, quella tariffa non autorizzata dall’autorità AEEGSI, già applicata a giugno 2017, è stata conguagliata sui consumi degli anni 2013/14/15, in aggiunta in quest’ultima fattura non si devono pagare i consumi di quattro mesi come sempre è stato fatto, ma degli ultimi sei mesi, tutto questo per ragioni contabili che non dovrebbero pesare sui cittadini.
Veniamo alla competizione politica, prosegue Palmerini, non sono accettabili per rispetto dei cittadini utenti, le urla di chi denuncia l’omessa autorizzazione delle tariffe, perché se lo fanno oggi, ci devono spiegare perché le stesse tariffe sono state applicate a giugno 2017 quando gli stessi governavano questa città. Altro discorso è imputare le mega bollette ai ritardi riguardo alla cessione/ fusione di Sogea in Aps, dichiarando che i debiti derivanti dalla non fatturazione sarebbero confluiti nelle casse di Aps. Ora vorremmo capire se il comportamento di un Amministratore (ex) che vuole spalmare il debito di una parte di cittadini su tutti gli altri residenti nell’ATO 3 è corretto. Per noi oltre a non esserlo è anche rischioso, perché se questo è il modus operandi consentito si rischia che anche altri soggetti trasferiscano i propri debiti in APS a danno degli altri. Insomma in questo modo le amministrazioni Comunali che fanno parte dell’ATO dovrebbero intervenire con i propri bilanci per sanare una partenza di APS non proprio performante.
Ci aspettiamo dalla Politica più serietà e rispetto per i cittadini, conclude Palmerini, le storie fantastiche si raccontano ai bambini per farli addormentare, viceversa gli utenti sono svegli e con gli occhi spalancati perché la stragrande maggioranza di questi è costretta a fare i conti con il centesimo per arrivare a fine mese. Sarebbe un bel segnale se invece si provasse a portare a casa il risultato del ristoro per lo sfruttamento delle sorgenti Le Capore e Peschiera, necessario anche per gli investimenti che potrebbero comportare una rivisitazione vantaggiosa delle tariffe. Noi speriamo ancora in un salto di qualità della Politica, l’unica chiamata a risolvere l’eccessivo costo del servizio idrico, i ricorsi minacciati servono solo per tentare di attrarre consensi!
La Cisal è pronta alla mobilitazione, se non ci sarà un cambio di rotta, inviterà i cittadini a scendere in piazza!”
Marco Palmerini CISAL