“Da un po’ di giorni sul terremoto leggiamo davvero cose surreali. Affermare che spariscono i fondi che gli Italiani hanno versato con gli sms solidali per le popolazioni del terremoto (e per di più crederci) dà la misura del tempo che viviamo.
All’indomani dei terremoti che si sono succeduti è stata calcolata la necessità economica per ogni regione per far fronte alle spese necessarie. Le spese necessarie per la ricostruzione nel Lazio ammontano al 14% del totale. Da ciò tutte le somme sono state ripartite con le percentuali adottate, compresi gli sms solidali.
L’impiego delle somme degli sms spettante al Lazio è stato deciso insieme ai sindaci del territorio mi pare dando priorità alle scuole. Stasera lo stesso sindaco di Amatrice ha affermato che nessuna somma è sparita. Si può contestare che la percentuale destinata al Lazio fosse troppo modesta e che gli Italiani abbiano voluto versare i loro denari più per Amatrice Accumoli ed Arquata, che per gli altri: può darsi. Si può contestare la destinazione dei fondi ma quella destinazione non l’ha decisa nessun comitato dei saggi ma il comitato istituzionale per la ricostruzione del quale fanno parte i sindaci del territorio.
Basterebbe prendere il verbale della riunione del 5 luglio scorso. Lasciando credere agli Italiani che i fondi della solidarietà dei cittadini possano sparire significa fare un danno gravissimo per il futuro. E’ semplicemente da incoscienti. Per di più rappresenta un falso problema. Se in una comunità sono necessarie spese per la ricostruzione, quelle spese vanno finanziate come è stato fatto finora.
Se i cittadini contribuiscono è normale che lo Stato ne impieghi di meno. Alla fine il risultato non cambia. Non esistono terremotati di serie A e terremotati di serie B e chi contribuisce ad alimentare la guerra tra soggetti che hanno subito il terremoto è un irresponsabile.”
Lo dichiara in un post su facebook l’On. Fabio Melilli