“Terminata la fase dell’emergenza, ora inizierà la vera sfida per tutto il territorio colpito così duramente dal sisma del 24 agosto scorso. La storia del nostro Paese, anche e soprattutto nei tragici eventi del passato, ci insegna che questo è il momento di profondere il massimo dello sforzo da parte di tutti, cittadini ed istituzioni, ma al contempo ci suggerisce anche di tenere gli occhi bene aperti per evitare le lungaggini dei lavori, per evitare che qualcuno senza scrupoli approfitti della ricostruzione, per evitare quelle infiltrazioni, spesso malavitose, che in altri casi si sono purtroppo registrate, spesso agevolate da funzionari dello Stato e della Pubblica Amministrazione, per usare un eufemismo, non proprio cristallini.
La storia è maestra in ogni campo della vita, e purtroppo anche in questo caso. Non bisogna tornare troppo indietro nel tempo per ricordare i problemi venuti alla luce durante la ricostruzione successiva al terremoto de L’Aquila del 2009 o in quella dell’Umbria degli anni ’90 o ancora, più vicino a noi, per la ricostruzione seguita al sisma della Valnerina del 1979 che coinvolse in procedimenti penali anche amministratori e funzionari dell’epoca del Comune di Cittareale.
Il capitolo più duro che oggi l’Italia si trova ad affrontare in generale, e ancor più quando accadono simili sconvolgenti eventi, resta a mio avviso la corruzione, la malafede, la zona grigia che a volte si viene a determinare tra affaristi e amministratori e funzionari. Da Sindaco ho voluto promuovere questa riflessione, condividendola pubblicamente, per invitare il Governo e tutte le Istituzioni che saranno coinvolte nella ricostruzione, a fare in modo che Amatrice e le altre stupende realtà provinciali colpite dal sisma, diventino un simbolo della svolta dell’Italia, evitando quegli errori che troppo spesso sono stati commessi in passato.
Colgo l’occasione per augurare ai miei colleghi sindaci colpiti dal sisma, ai quali mi lega profonda stima ed amicizia, di centrare l’obiettivo della ricostruzione, guidando al meglio le proprie comunità e conducendole verso un futuro ancora più grande del magnifico passato di quelle terre, che tutti conserviamo nel cuore e nella mente. Apriamo tutti gli occhi e drizziamo le antenne, aiutiamo quelle comunità a rialzarsi e a tenere lontano personaggi ambigui, ricostruiamo il Paese partendo da Amatrice e Accumoli. Sarà il miglior modo, per tutta la comunità provinciale di Rieti, per ricordare le tante vittime che abbiamo dovuto piangere”.