Sindacati ed istituzioni a confronto su sicurezza scuole

In occasione della riunione convocata dal Sindaco di Rieti Petrangeli e dal Presidente della Provincia Rinaldi su richiesta di CGIL CISL e UIL territoriali alla quale hanno partecipato anche il Vice Presidente della Provincia di Rieti Enzo Antonacci ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali territoriali rispettivamente Luigi Cocumazzo e Walter Filippi per la CGIL, Paolo Bianchetti per la CISL, Alberto Paolucci e Alvise Casciani per la UIL si è discusso della preoccupazione legata alla stabilità degli edifici scolastici e della messa in sicurezza degli stessi.
Più in generale si è fatto il punto sulle iniziative da intraprendere nel breve, medio e lungo termine per investimenti nell’edilizia scolastica mirati a rendere gli stabili esistenti conformi alle norme edilizie attuali e valutare eventuali progetti innovativi per il futuro. Si è rimarcata e condivisa la necessità assoluta di intervenire sugli edifici scolastici, rispettivamente di proprietà del Comune e della Provincia, in maniera definitiva in un territorio a rischio sismico quale il nostro. Al fine di ottenere i finanziamenti necessari dalla Regione Lazio e dallo Stato, anche nell’ambito dell’apprezzabile iniziativa Casa Italia, sarà importante far passare un principio in grado di evitare che si facciano gli errori del passato.
Si è condiviso che i fondi che verranno stanziati per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici non potranno essere distribuiti sulla base del numero degli abitanti ma sulla base della sismicità del territorio, delle criticità ambientali ed orografiche, ed alla quantificazione danni subiti e quantificazione interventi di prevenzione necessari e tipici per l’elevato rischio sismico appunto del territorio stesso.
Solo in questo modo sarà possibile indirizzare le risorse pubbliche verso quelle zone del Paese, compresa la nostra, che si trovano in zone più esposte sismicamente. Negli ultimi 20 anni gli eventi simici più dannosi hanno colpito il centro Italia e da qui bisognerà partire per pianificare politiche di prevenzione davvero efficaci.
Come da volontà espressa dal Commissario Errani, si è condiviso che la ricostruzione, a partire da AMATRICE ed ACCUMOLI deve avvenire attraverso la creazione di sviluppo economico del territorio che consenta alle popolazioni residenti di ricostruire, mantenere e sviluppare le loro attività nel territorio e quindi proseguire a vivere nel territorio reatino. Sviluppo economico del territorio che prioritariamente si genera dalla creazione e ultimazione delle infrastrutture viarie che consentano alle popolazioni del reatino in generale, a partire da quella di AMATRICE e ACCUMOLI, di non essere più isolate.
Dunque appare necessario intervenire definitivamente sulle vie di comunicazione con la capitale e non solo, (raddoppio della strada Salaria), come la ultimazione della Rieti-Torano, ultimazione della strada Salaria (svincolo Micigliano direzione Amatrice-Arquata del Tronto-Ascoli Piceno), completamento Rieti-Terni. Le OO.SS. territoriali CGIL CISL UIL, il Sindaco di Rieti ed il Presidente della Provincia di Rieti auspicano che la ricostruzione avvenga con massimo impegno a creare occupazione per i lavoratori del reatino.