“Dopo cinque anni di centrosinistra al governo della Regione Lazio le dichiarazioni della candidata radicale Emma Bonino sono quantomeno paradossali.
L’isolamento della nostra provincia non è, infatti, una scelta della nostra comunità, ma è il risultato dell’immobilismo della giunta Marrazzo.
L’ambiente preservato che ci circonda è dovuto a una sensibilità e non ad altro.
L’assenza di collegamenti è, invece, una precisa responsabilità della sinistra e del Pd”.
Lo dichiara Matteo Simeoni, responsabile del Dipartimento per le Politiche sociali e del lavoro del Popolo della libertà in riferimento alle dichiarazioni della candidata alla presidenza della Regione Lazio per il centrosinistra nel corso dell’incontro di ieri a Rieti.
“Secondo i proclami della giunta Marrazzo che si sono susseguiti nei mesi precedenti – continua – sulla Salaria sarebbe stato investito un totale di 260 milioni di euro. Nella realtà c’è solo il disagio degli automobilisti, lo stesso di cinque anni fa. Ancora più grave è la nuova promessa fatta dalla Bonino, ovvero la presenza in giunta di un reatino.
Si tratta di un ‘filmino’ già visto con Marrazzo, e, nonostante lo slogan della candidata presidente, sicuramente non c’è da fidarsi. La loro è una coalizione tenuta insieme da un collante elettorale, ma alla prima occasione le enormi contraddizioni politiche al loro interno esploderanno”.
Infine, Simeoni affronta il tema dell’energia alternativa, “ci voleva la Bonino – conclude – per ricordare al Pd che a Rieti c’è un’azienda che produce fotovoltaico già da tempo. Anche in questo caso, infatti, ci sono forti responsabilità da parte della Regione per il mancato sostegno alla riconversione di Eems, un’azione che se portata avanti avrebbe dato maggiore concretezza al progetto ed evitato il profilarsi di una possible crisi”.